Alessio Fabrizi, laureato in Comunicazione alla Sapienza, ha provato a fare: il mercataro (unetica di libertà unita però al senso quotidiano della sopravvivenza, della precarietà), ha fatto lavoro dufficio (istituzione totalizzante che gli ha procurato unulcera e donato lestetica del nonsenso), poi lautoferrotranviere. Si interessa di ecologia e di tematiche ambientali e, dopo aver frequentato la Scuola di giornalismo della Fondazione Basso, ha lavorato per EcoRadio, curando due rubriche radiofoniche. Attualmente si occupa di promozione di eventi culturali per lassociazione Ecobaleno e collabora con riviste, sitiweb e con E.R.I.C.A., società di comunicazione ambientale. Italian underground (2011 brossura+ebook) è la sua opera desordio con la Meligrana.
La trama
Il lavoro in metro è diventato un libro: nellacquario sotterraneo, nulla è veramente accaduto, ma tutto è assolutamente vero
Una laurea e, come accade sempre più spesso oggi, niente lavoro. Ecco perché quando si presenta loccasione del tanto agognato posto fisso, rinunciarvi non è tra le opzioni da considerare, anche se questo significa fare un mestiere lontano dal proprio percorso di studi. Ho scritto questo libro perché sentivo lesigenza di condividere ciò che, grazie al mio ruolo (autoferrotranviere ndr) avevo la possibilità di osservare. Ho cercato di descrivere la realtà di una Roma metropolitana, invisibile ai più, da un punto di vista senza dubbio privilegiato. È un impiego che ti fa sentire forte il senso di categoria, ma anche di appartenenza a un gruppo. Ci sono stati momenti in cui lho sentito il mio lavoro e me ne sono vergognato: non per il tipo di mestiere sia chiaro, ma per quanto fossi lontano dalle mie passioni. Mi ha lasciato la consapevolezza dei diritti che abbiamo nel nostro lavoro e che dobbiamo imparare a richiedere.
Alessandro Bandini è lo specchio di tanti giovani di oggi: poche opportunità e nessuna garanzia di futuro
Autore e protagonista del libro si somigliano molto: entrambi laureati in Scienze della Comunicazione, poi finisco a fare i ferrotranvieri. Questo personaggio, molto autobiografico certo, è una persona semplice con qualcosa di speciale spiega Alessio Gli si presenta questa grande occasione del posto fisso e non ha alternative, deve accettare il lavoro: scopre così un mondo fatto di turni, ansie e tempi sottratti, si smarrisce e poi si risolleva. Vive il conflitto che tutti conosciamo bene: se da una parte cè (o forse cera ndr) la sicurezza del contratto a tempo indeterminato, dallaltra cè la sofferenza della non scelta, lallontanamento dalle proprie passioni, per le quali si è studiato per anni. Il personaggio principale, catapultato in metro, resta fermo e vede il mondo muoversi intorno.
La fotografia di una Roma nascosta: i pensieri del protagonista irrompono nella scena come scatti
Uno stile asciutto, soggetto verbo complemento, unistantanea, si potrebbe affermare. Ho cercato di essere il più possibile oggettivo, senza troppi fronzoli grammaticali. Naturalmente utilizzo molto il romanaccio, daltronde era la nostra lingua aziendale; parlare italiano avrebbe significato estraniarsi dal contesto, quasi come unoffesa verso chi lo abitava. Volevo raccontare la Capitale così come ho potuto osservarla io, autentica, ricca di umanità e mai scontata. Cè una certa dinamicità nella scrittura di Alessio, un senso di profondità che rende le sue frasi corporee e perfino tangibili. Sullo sfondo tanti piccoli personaggi a colorare lintreccio e limmancabile storia damore: la fidanzata Eleonora, i colleghi, lo scocciatore Si respira comunque il presagio di una salvezza possibile, come a voler dire che cè sempre una via duscita. Ecco allora che scrivere diventa unesigenza, il punto di riferimento in un luogo, la metropolitana, dove tutto è buio.
Niente è lasciato al caso nellopera di Fabrizi: dalla copertina, alle citazioni, alle illustrazioni interne
Se lo stile fa pensare a una fotografia, linfluenza cinematografica è altrettanto evidente, non a caso le tre citazione che aprono il libro appartengono alle firme del mondo del cinema italiano e straniero (Nimród Antal, Francesco Rosi e Francis Ford Coppola ndr). Ogni dieci capitoli compare un francobollo, realizzato da Eugenio Fabrizi, grafico e illustratore, nonché artista e street writer: i due fratelli hanno già realizzato una nuova opera letteraria, in cerca di editore: una fiaba illustrata con immagini da colorare. La copertina, che ritrae lautore seduto nel mezzo di Via Livorno, è stata realizzata dalla fotografa Giulia Natalia Comito. Anche le bandelle, una bianca e una nera, vogliono significare i due lati del protagonista e, in fondo, quelli che albergano in ogni essere umano: uno luminoso, laltro più oscuro. Così come la quarta di copertina.
Il prossimo incontro, venerdì 6 maggio
Librinfestival si avvicina al termine e vi dà appuntamento venerdì 6 maggio, alle ore 18:30, presso la libreria Ubik, in Via Adige 2, a Monterotondo: oggetto della presentazione lopera di Carlo Sperduti, Sottrazione.
di Rara Piol