Guidonia – “Aimeri Ambiente addio”. Il Comune annuncia la rescissione del contratto

Perfino il distributore si è stancato di farle credito, chiudendo la pompa di carburante appena vede arrivare da lontano i mezzi di raccolta rifiuti.
Mezzi che da domenica 31 marzo resteranno pure senza copertura assicurativa se non verrà pagata, come non sono stati pagati gli stipendi dei dipendenti per il lavoro svolto a febbraio. Va avanti così da mesi per l’Aimeri Ambiente, la società capofila dell’Ati che gestisce il servizio di raccolta differenziata: una situazione esasperante sia per gli 81 operatori ecologici che aspettavano i salari il 15 marzo, sia per gli amministratori comunali che devono dare risposte ai dipendenti e ai cittadini che pagano le tasse per una città più pulita. Per questo lunedì 25 l’assessore all’Ambiente Andrea Di Palma, dopo un confronto col sindaco Eligio Rubeis, ha deciso una volta per tutte di avviare la procedura necessaria per la rescissione del contratto quinquennale da oltre 40 milioni di euro. Forse l’unica via d’uscita per tutti da una lenta agonia che ha fatto registrare numerosi disservizi puntualmente sanzionati dall’amministrazione.
Disservizi come la mancata pulizia delle strade, costata ad Aimeri decurtazioni pari a un milione 28 mila 114 euro e 3 centesimi nel lasso di tempo compreso fra il 7 dicembre 2009 e lo scorso mese di febbraio. Una “barca” di soldi, più della metà “tagliati” da quando Di Palma è assessore: 198.639,86 il 22 febbraio, altri 157.485,54 l’8 febbraio, senza contare gli altri 281.330,40 stornati dall’assegno di gennaio a un’impresa che sta letteralmente affamando i suoi dipendenti.
Lunedì una delegazione è stata ricevuta in sala giunta dal vicesindaco Ernelio Cipriani per sentirsi ripetere sempre la stessa solfa, ovvero che il comune di Guidonia Montecelio non è tra gli Enti in difficoltà che pagano le imprese appaltatrici anche oltre i 12 mesi e soprattutto che Aimeri viene liquidata con puntualità.
A certificarlo giovedì 28 marzo sarà il Prefetto di Roma che ha convocato l’Ente e l’impresa per chiarire una volta per tutte le responsabilità dei mancati pagamenti degli stipendi.
“Ci sono operai – commenta l’assessore Di Palma – che non percepiscono lo stipendio da qualche mese, e tutti non hanno percepito la paga lo scorso 15 marzo. Neanche la preoccupazione di far trascorrere una serena Pasqua ai dipendenti. Infatti il responsabile del personale sembrerebbe aver comunicato agli operatori che nessun emolumento potrà essere versato prima del 10 aprile. Come se un mutuo o una bolletta potessero aspettare, come se fosse normale tornare a casa e dire alla famiglia: ‘Questo mese niente stipendio’”.
Già il 24 gennaio scorso gli operatori di Aimeri organizzarono un sit-in di protesta in piazza Matteotti, lamentando una lunga serie di inadempienze da parte della ditta. Da luglio, infatti, i lavoratori non percepiscono più i buoni pasto da un euro tantomeno le due tranche da 130 euro ciascuna per i previsti aumenti contrattuali da liquidare a maggio e novembre 2012.
E ancora: mancati adeguamenti di livello e relativi arretrati, mancato accantonamento dell’1 per cento del Tfr sul Fondo pensionistico privato a fronte di una trattenuta media di 150/200 euro dalle buste paga. Senza contare le rate della cessione del quinto trattenute dallo stipendio ma non versate alle banche.

 

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