“E’ la parte più bella e gratificante del mio lavoro ricevere dai genitori complimenti sui progressi compiuti dalle loro figlie che nella danza hanno trovato lo strumento migliore per accrescere la sicurezza in loro stesse”, ci racconta Arianna, classe ’88 e un carattere tanto dolce quanto determinato. Era un’adolescente anche lei quando ha frequentato la sua prima lezione di hip hop e la sua storia dimostra che non è mai troppo tardi per spiccare il volo nella danza!
Da quel momento è stato un crescendo di esperienze e corsi formativi.
E già. Al quinto liceo già facevo da assistente alla mia prima insegnante di moderna. Poi dopo la maturità ho frequentato l’IDA (International Dance Association) dove ho preso i diplomi di funk, hip hop e di modern jazz sostenendo gli esami con Steve La chance. E per non farmi mancare nulla ho completato il mio bagaglio anche seguendo corsi di fitness perché all’inizio lavoravo sia in palestra che nelle scuole di danza.
Perché la danza ti fa stare così bene?
Perché è passione allo stato puro, traguardo, crescita personale. La danza rafforza i pensieri positivi e l’autostima.
Come donna, cosa rappresenta per te il benessere?
Equilibrio e serenità mentale, vivere accettandosi per come si è e stare bene con se stesse.
Uno stato che molte ragazze, anche giovanissime, nei tempi moderni stentano ad avere. Secondo te perché?
Forse perché sin da piccole sono troppo concentrate ad apparire e ad imitare dei modelli. Danno troppa importanza alla frangia, al telefonino o alla borsa di moda anziché coltivare una propria personalità. Per non parlare dell’attenzione eccessiva che danno all’obiettivo di essere magre a tutti i costi.
Abbiamo parlato delle ragazze più giovani, ma nel tuo lavoro hai modo di conoscere anche tante donne più mature. Secondo te che tipo di rapporto hanno con il loro aspetto e con la cura di se stesse?
Diciamo che in generale noto che le donne di oggi tendono purtroppo a dividersi in due opposti: alcune esagerano nel voler apparire e altre invece dovrebbero tenere maggiormente al loro aspetto ricordando che prima di essere mogli e mamme sono donne e meritano di dedicare un po’ più di tempo a se stesse.
Parliamo di te. Passando tante ore davanti allo specchio sei costretta a guardarti spesso. C’è qualcosa che cambieresti?
Diciamo che mi piaccio abbastanza, ma se potessi cambierei volentieri le mie cosce che sono troppo muscolose e i miei piedi che per la danza non sono il massimo.
Cosa ti distingue nello stile di ballerina?
Credo la grande forza ed energia che esprimo nelle mie esibizioni.
“DanzAndo” dove vuoi arrivare?
Il mio obiettivo, specie da quando ho aperto la mia scuola, è quello di diffondere il più possibile il mio infinito amore per la danza, una vera e propria medicina del benessere e del buon umore!