“Ero uscito per fare una passeggiata e magari raccogliere qualche castagna, insieme a mia moglie e mia figlia – racconta Lillo – e abbiamo trovato un piccolo fungo porcino. La scoperta ci ha invogliato a cercare meglio, così abbiamo cominciato a girare e in un prato, lontano da alberi ecco l’incredibile scoperta”.
La raccolta finale è stata coronata da altri due funghi porcini di grosse dimensioni che sono finiti nel cesto di Lillo: uno da 800 grammi e uno da un chilo.
Oggi ci lavora ancora insieme alla moglie Antonietta Evangelista, di 64 anni, torluparese doc. E’ lei che ha preso in custodia il prezioso porcino. Di venderlo non se ne parla proprio. “Questo ce lo mangiamo noi – dice la donna – lo tagliuzzo e lo congelo, poi ne tiro fuori un po’ per volta per fare il condimento della pasta”.
“Quelli di Amatrice sono funghi speciali – prosegue Antonietta e la ricetta per cucinarli è semplice: fettuccine in bianco con aglio, olio e peperoncino – spiega – poi aggiungo due asparagi di bosco che abbiamo raccolto sempre noi e il piatto è servito”.
Lunedì il fungo da record è “dimagrito” di oltre un etto. Lillo sembra un po’ dispiaciuto mettendolo sulla bilancia della sua frutteria. “Si è asciugato – spiega Lillo – ieri era perfetto”.
Una passione, quella per la raccolta dei funghi, nata molti anni fa. Coronata con il conseguimento del tesserino da micologo cinque or sono. Il segreto per un’ottima raccolta? “E’ solo fortuna – dice Lillo con modestia – mi dice bene e non torno mai a mani vuote”.
Dall’archivio Tiburno – Ottobre 2004