Guidonia – Concorsi chiaccherati, un “manina” misteriosa fa sparire i documenti

Sarà una coincidenza, ma a Palazzo Matteotti basta pronunciare la parola “concorsi” e spuntano le ombre. Quando non sono “chiacchierate” per presunte irregolarità, le prove d’esame per un posto in Municipio riescono a far parlare di sé soltanto a riesumarle dall’archivio e ad appoggiarle sulla scrivania del dirigente al Personale.
Sembra la trama di una spy story e invece pare routine. Proprio come l’attenzione che oggi i carabinieri della Tenenza di Guidonia devono porre sullo smarrimento di alcuni fascicoli denunciato venerdì 11 febbraio dal funzionario Antonina De Francesco. Più che di una denuncia si tratta di una autocertificazione, con la quale l’istruttore direttivo addetto alle prove concorsuali ha messo nero su bianco la sparizione di documenti, in parte originali, in parte in copia, avvenuta il giorno prima, giovedì 10. Sulla vicenda in Comune tengono le bocche cucite, la prima a farlo è il segretario generale Rosa Mariani, il più alto in grado fra i dipendenti dell’Ente. La ricostruzione è affidata ad Alfonso Masini, che a 6 mesi dalla pensione e dopo un’onorata carriera alle Politiche sociali, è stato trasferito a gestire il settore Personale e Affari generali.
Così si ritrova tra “capo e collo” una grana di quelle fastidiose, soprattutto perché le carte di tre, quattro concorsi – su questo ancora nessuno è certo – si sono “volatilizzate” proprio dal suo ufficio.
Tutto sarebbe avvenuto tra le 11,30 e le 13 di giovedì scorso, in un lasso di tempo in cui Masini si era riunito in commissione trattante per discutere coi sindacati di fondo personale e straordinari.
Ma perché i fascicoli dei concorsi erano stati “riesumati”? Perché nei giorni precedenti sulla scrivania del dirigente era pervenuta un’interrogazione e una lettera del consigliere comunale del Partito democratico Domenico De Vincenzi che chiedeva lumi sulla procedura selettiva adottata nelle prove concorsuali dell’era Lippiello. I concorsi in argomento erano quelli per l’assunzione di vigili, di amministrativi e di geometri. Per questo, Masini aveva richiesto alla De Francesco i faldoni che puntualmente giovedì mattina sono stati lasciati sulla scrivania.
Pare che il numero uno del Personale abbia iniziato ad esaminare proprio il concorso da geometri di cui il Tar del Lazio il mese scorso ha annullato la graduatoria. Quindi, sarebbe uscito dall’ufficio chiudendo la porta ad apertura elettrica.Soltanto nel tardo pomeriggio il funzionario De Francesco avrebbe scoperto la misteriosa sparizione e a quel punto Masini l’avrebbe invitata a relazionare l’accaduto ai carabinieri.La domanda che ora in Municipio ci si pone è chi aveva interesse a farli sparire.

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