Nuovo contratto di energia elettrica offresi La procacciatrice denuncia la violenza

Così martedì 29 maggio i carabinieri hanno arrestato per violenza sessuale Jose Luis Malonda, 38 anni, tiburtino doc del quartiere Empolitano e una fedina penale immacolata. A incastrare l’uomo c’è la denuncia di una 23enne di origini polacche ma da tempo residente a Roma, oltre alle fonti di prova acquisite dai carabinieri della compagnia di Tivoli.
Secondo una prima ricostruzione dei militari diretti dal capitano Emanuela Rocca, il fatto è accaduto verso le 17,30 nell’appartamento di via dei Pini in cui Malonda risiede con la mamma. La pensionata era assente quando ha suonato alla porta la giovane polacca da due mesi procacciatrice di contratti.
Agli inquirenti la 23enne ha raccontato di essere arrivata nel condominio insieme a un’amica e collega di lavoro. A lei era toccato l’appartamento di Malonda, ma non sapeva quello che le sarebbe capitato di lì a poco. Pare che, entrata in casa da meno di dieci minuti per illustrare le offerte contrattuali di un’azienda che opera nel campo delle energie rinnovabili, il 38enne tiburtino all’inizio si sarebbe mostrato interessato. Poi evidentemente davanti a una ragazza acqua e sapone, jeans, scarpe basse, t-shirt e felpa, deve aver perso la testa se è vera la versione fornita a verbale dalla 23enne.
La giovane ha infatti riferito ai militari dell’Arma che l’uomo le si sarebbe avventato addosso palpeggiando e cercando di abusare di lei.
Tuttavia la ragazza è riuscita a divincolarsi, ma Malonda l’ha bloccata per un attimo, giusto il tempo di “rimediare” un morso su un dito tanto forte da farlo sanguinare. Solo così la 23enne s’è liberata ed è scappata da quella casa riuscendo ad allertare il 112. Quando i carabinieri sono giunti in via dei Pini, però, hanno trovato la porta sbarrata: Malonda inizialmente ha negato la possibilità per gli inquirenti di mettere piede in casa sua. Si è convinto a farlo soltanto quando una squadra dei vigili del fuoco è arrivata in soccorso agli investigatori.
A quel punto, i militari hanno setacciato l’abitazione del 38enne alla ricerca di indizi utili a riscontro di quanto denunciato dalla vittima: durante la perquisizione sono spuntati un orecchino e un paio di occhiali da sole smarriti dalla 23enne durante la colluttazione per sfuggire alla violenza. Ulteriore conferma è venuta dalla scoperta di tracce ematiche sul pavimento e della ferita riportata dall’uomo in seguito al morso inferto dalla vittima.
La giovane procacciatrice, accompagnata dai carabinieri al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” è stata medicata e dimessa con una prognosi di 10 giorni. Malonda, prima di finire a Rebibbia, s’è giustificato dicendo che era stata lei a provarci con lui.

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