Monterotondo – Il complesso “Le Terrazze” verso lo sgombero forzato?

La Prefettura di Roma apre all’ipotesi dello sgombero forzato del complesso edilizio occupato “Le Terrazze” di via Gramsci. In risposta all’ennesima richiesta d’intervento inviata dal sindaco Mauro Alessandri alla fine di luglio, dopo gli allarmanti episodi di violenza tra occupanti e l’intervento di bonifica degli spazi esterni alle strutture ordinate dallo stesso sindaco ed eseguite da APM, il vice Prefetto vicario Giuliana Giaquinto, nel prendere atto “di quanto riferito nella medesima circa la sempre più allarmante situazione di degrado e di pericolo per la pubblica incolumità causata dalle attività degli occupanti abusivi”, ha annunciato l’indizione a breve di una riunione di coordinamento delle Forze di Polizia durante la quale “affrontare la problematica ai fini della concessione della forza pubblica per le operazioni di sgombero”.

Al Comune, che parteciperà alla riunione, spetterà adottare “adeguate iniziative assistenziali nei confronti dei minori presenti e di coloro i quali si trovino in condizioni di fragilità sociale”.

“Prendo atto con soddisfazione – afferma il sindaco – che la mia ennesima, accorata richiesta d’intervento non è caduta nel vuoto. La situazione delle Terrazze, potenzialmente esplosiva come i recenti fatti di cronaca dimostrano ampiamente, non è risolvibile con i poteri e le prerogative comunali. Tutto quel che era nelle nostre possibilità è stato fatto, con la dovuta caparbietà, nel rispetto della legge e in termini di assoluta correttezza istituzionale come è ovvio che debba essere. Ora attendiamo con fiducia la convocazione da parte della Prefettura, certi che in quella occasione verranno esaminate tutte le criticità e adottate le misure affinché la situazione possa essere sanata in tempi ragionevolmente brevi”.

Quella del complesso edilizio “Le Terrazze”, sequestrato alla criminalità organizzata e oggetto di un lungo procedimento giudiziario che ha impedito per anni l’acquisizione da parte del Demanio e di conseguenza quella definitiva chiesta ripetutamente dal Comune, è la più grave tra le insolute situazioni d’occupazione abusiva di immobili nel territorio comunale. La prima ondata di occupanti, perlopiù composta da persone disperate e nuclei familiari estremamente bisognosi d’assistenza, è stata progressivamente soppiantata da nuove occupazioni. Queste ultime, a differenza delle prime, si sono distinte per atteggiamenti e condotte che hanno esponenzialmente esacerbato i rapporti con i residenti, fino a quel momento non certo amichevoli ma quantomeno tolleranti, tanto da compromettere le più elementari condizioni di vivibilità nel quartiere.

“Quella delle Terrazze – aggiunge il vicesindaco e assessore al Patrimonio e Politiche della casa Gerardo Casamenti – è senz’altro la più grave tra le situazioni di degrado causate da occupazioni abusive ma non l’unica. Posso affermare, tuttavia, che grazie all’impegno serrato e al lavoro degli Uffici ognuna di queste sta per essere risolta. Mi riferisco all’immobile ex proprietà “Charly immobiliare” in località San Rocco, che l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sta per concederci in via provvisoria e per la quale è già previsto un radicale intervento di bonifica e riutilizzo pubblico, ai locali sequestrati alla stessa proprietaria in località La Dogana allo Scalo, per i quali sono state respinte le istanze presentate dagli occupanti sia dal Tar sia dal Consiglio di Stato, per finire agli appartamenti occupati in via della Fonte. Per ognuna di queste situazioni daremo ampiamente conto nei prossimi giorni. Quel che tengo a sottolineare è che ognuna di esse è stata trattata nel pieno rispetto degli aspetti giuridici e regolamentari ma senza far mancare attenzione e sostegno concreto alle vicende umane e familiari che in molti casi sono all’origine delle occupazioni, distinguendo con precisione queste dagli atteggiamenti e dalle condotte delinquenziali di quanti, con protervia, hanno ritenuto sbagliando di poter agire in spregio alle regole e ai diritti altrui”.

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