M.rotondo – Mangiano formaggio preso dal pastore, famiglia intossicata

Mangiano il formaggio del pastore e un’intera famiglia finisce sul letto dell’ospedale. Una notte da incubo quella passata dai Lunetto di Monterotondo, quasi tutta intossicata – con ogni probabilità – per aver ingerito un paio di pezzi di formaggio primo sale, regalo della cugina che si era recata apposta da un pastore di un paese dell’area sabina.
Non era la prima volta che la famiglia acquistava dal pastore. Ma qualcosa, in quel formaggio, non andava se – in sequenza – sono finiti riconvertiti nel pronto soccorso del Santissimo Gonfalone Nadia Costantini, suo figlio Andrea e anche la zia. Ovvero tutti coloro che, in famiglia, avevano mangiato il primo sale del pastore.
Gli unici a salvarsi sono stati, per un motivo o per l’altro, quelli che non avevano addentato il formaggio. Il papà Salvatore, che ha preferito non mangiarlo per la dieta, o la figlia Giada, a cui il formaggio non piace. E, per fortuna, non l’avevano mangiato nemmeno i nonni, altrimenti la “riunione” di famiglia sui letti dell’ospedale eretino si sarebbe allargata.
Dopo il caso del formaggio killer che ha ucciso un 74enne di Poggio Mirteto morto al San Camillo e intossicato un’altra coppia, dall’ospedale di Monterotondo è partita l’immediata denuncia alla Asl Roma G che si occupa della verifica dei prodotti alimentari.
Andrea Lunetto, gommista di 24 anni, a due giorni dall’intossicazione sente ancora gli strascichi nonostante la cura. Sua madre Nadia è riuscita a rimettersi in sesto seguendo la dieta a base di liquidi e antibiotici intestinali prescritti dai medici.
Andrea e sua sorella Giada, 28enne prossima alla laurea in Archeologia, raccontano la notte dell’intossicazione. Tutto è iniziato intorno alle 22 e 30. “Mamma ha cominciato a star male dopo cena. Vomitava sempre di più e aveva fortissimi mal di pancia. Stava veramente malissimo – raccontano i fratelli Lunetto – Ad un certo punto nostro padre ha chiamato un amico medico. Via telefono ha capito subito che c’era qualcosa che non andava e ha consigliato di chiamare subito l’ambulanza”.
L’amico medico aveva ragione. Solo che, neanche il tempo di vedere la mamma portata via dal 118, che anche Andrea aveva iniziato a sentirsi male.
“All’inizio ho pensato che mi fossi solo suggestionato per il fatto di aver visto mamma che vomitava – ricorda il 24enne – E invece no. Ho cominciato a vomitare anche io e di brutto”.
“Per precauzione, vedendolo così, ho detto a mio fratello che forse era meglio di andare direttamente all’ospedale. Magari per un po’ di Plasil – aggiunge Giada – Così abbiamo deciso di entrare anche noi al pronto soccorso”.
“E’ stata proprio una brutta nottata – racconta Andrea – ho passato tutta la sera, fino alle 4 del mattino, a vomitare e andare in bagno. Mi sentivo uno straccio, mi hanno dovuto anche dare un rilassante perché non ce la facevo veramente più”.
Al quadro, già abbastanza brutto, si è aggiunta a suo malgrado anche la zia, che aveva mangiato il formaggio. Tutti all’ospedale. Se sia stato il formaggio a mandarli tutti al pronto soccorso saranno gli eventuali accertamenti dell’Asl Roma G a dirlo.
Di sicuro i Lunetto sono contenti di essere usciti bene da questa brutta intossicazione. E hanno una certezza: per parecchio tempo non mangeranno formaggio. Perché, anche se certezze non ce ne sono, un po’ di prudenza non guasta mai.

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