Tivoli – Campolimpido, residenti sul piede di guerra: “Basta degrado”

I residenti di Campolimpido si sono stufi di sentirsi “cittadini di serie B”. E il motivo è molto semplice. Vivono in un quartiere che negli ultimi 15 anni ha visto nascere nuovo palazzi, con la popolazione quasi raddoppiata, mantenendo però i medesimi servizi. Non ci sono asili nido, non c’è la posta. Ovunque è un cantiere con i lotti “in costruzione” delimitati dalle inferriate, mentre le poche aree verdi che avrebbero dovuto sorgere, oggi sono appezzamenti fangosi diventati ormai parcheggi per le macchine, oppure discariche a cielo aperto. Grande il rammarico per chi sognava un area attrezzata per bambini e adulti, anche a proprie spese: “La nostra associazione si è detta disponibile ad intervenire gratuitamente per ripristinare questo fazzoletto di terra oggi abbandonato – spiega Angelo Marinelli, Associazione promozionale di iniziative locali Campolimpido -, ma nessuno ci risponde da due anni”.
Ma il problema non è solo per il verde pubblico. Le strade sono ridotto un colabrodo, non ci sono i marciapiedi e sono per la maggior parte troppo strette al transito in doppio senso di marcia. “Si formano continuamente ingorghi e all’uscita dalle scuole il quartiere è totalmente bloccato”, spiegano dal comitato di quartiere. E parlando di scuole, il plesso che ospita le classi elementari, 200 bambini provenienti anche da Casal Bellini, Favale e Collenocello, non è ridotta meglio. Bruno Burelli, rappresentante d’istituto, parla di una struttura “fatiscente, che ancora utilizza i cassoni di amianto per i bagni, e che ospita i bambini in una sala mensa troppo piccola e che non può nemmeno utilizzare lo scaldavivande per servire un pasto adeguato”.

I fiumi di lettere inviate a Palazzo San Bernardino negli ultimi anni, non sembrano essere servite a molto. Quindi i disagi, il degrado e il “totale abbandono da parte delle istituzioni” ha fatto nascere un coordinamento di associazioni (tra cui anche Agorà e Amici di Campolimpido) che ha convocato per venerdì 15 novembre, un sit in di portesta proprio di fronte alla scuola elementare. “Abbiamo anche inviato la commissaria prefettizia – conclude Marinelli -, spero proprio che venga”.

Veronica Altimari

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