Monterotondo – Loculi senza luce per il cimitero di “serie B”, proteste

“Con l’inizio del nuovo anno arriveranno tutti i servizi necessari a onorare i nostri cari defunti o siamo considerati il cimitero di serie B?”
Questa la domanda che si pongono molti cittadini i cui parenti sono sepolti presso il Cimitero nuovo di Monterotondo, situo in località Monte del Prete. Disagi e problemi quotidiani di una struttura inaugurata ormai da tempo, ma che resta ancora un’opera a metà.
“In pochi giorni abbiamo raccolto circa 200 nominativi, ma il numero va aumentando, perché gli scontenti, riguardo alla situazione del nuovo cimitero, sono veramente in molti” spiega Vincenzo Mingoia.
“Abbiamo pagato tutti per tempo la quota necessaria affinché i servizi di un normale cimitero ci siano garantiti, ma sono due anni che attendiamo delle risposte concrete in merito e nonostante abbiamo anche sollecitato chi di dovere, non si è visto alcun cambiamento” spiega Anna Crocitta.
I problemi più eclatanti? “La mancanza di corrente elettrica all’interno del cimitero e il problema dell’acqua che viene fornita solo tramite una cisterna”, concludono indignati. “Quand’è che avremo finalmente il cancello, affinché l’ingresso al parcheggio non sia più uno scempio?”.
“All’entrata del cimitero vi è un’unica grande cisterna da cui prendere l’acqua – spiegano la signora Giardina Antonietta Berardina e il signor Umberto De Santis -. Io sono anziano e ho anche delle difficoltà motorie, trovandosi la tomba di mia moglie lontano dalla cisterna, sono costretto a trasportare le taniche piene d’acqua per un bel tratto, per fortuna ad aiutarmi c’è il guardiano, sempre molto gentile e disponibile” spiega l’ottantenne eretino.
“Ringraziamo sentitamente i custodi, che si occupano giorno dopo giorno della pulizia del cimitero e di mantenere il giusto decoro” continuano, ma altri problemi sorgono soprattutto per le persone più anziane, come Dina Bellucci, settantenne dello Scalo: “Ogni volta sono costretta ad arrivare con l’autobus fino al centro di Monterotondo e poi da lì prendere il pulmino Rossi Bus, addetto al giro per il cimitero. Tutto questo mi fa perdere diverse ore di tempo e a causa degli orari delle corse, due la mattina e due il pomeriggio, a distanza di un’ora, sono costretta ad aspettare al freddo d’inverno e al caldo torrido d’estate, quindi perché non incrementarle?”.
“Nonostante il problema dei giorni d’apertura sia migliorato rispetto a prima, quando il cimitero era accessibile solo due volte a settimana, gli orari non sono affatto favorevoli a chi lavora. Perché non poter permettere l’entrata anche la domenica pomeriggio? Sarebbe opportuno che invece delle 9, la mattina possa essere aperto un’ora prima, soprattutto con l’arrivo dell’estate, quando a quell’ora farà già caldo” spiega Cola Eleonora. “Tutti abbiamo difficoltà, con le auto, all’entrata e uscita all’imbocco della tangenziale, dove le macchine sfrecciano ed è pericoloso immettersi. Come e quando sarà risolta la questione della viabilità su questo tratto? Dobbiamo rischiare di finirci noi al cimitero?” questa una delle tante questioni in sospeso. Tra i buoni propositi per il nuovo anno c’è sicuramente la speranza di ricevere delle risposte concrete da chi di dovere.

Marta Rossi

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