VIDEO Monterotondo – Il diluvio non ferma la spettacolare festa per Sant’Antonio Abate

Giornata di grande festa quella di domenica 19 gennaio a Monterotondo, ultimo dei tre giorni di festeggiamenti dedicati a Sant’Antonio Abate, il Santo più amato e venerato dai monterotondesi.
Come da tradizione, le iniziative per i festeggiamenti sono partite già dal mattino presto con i cavallari in corteo che sono sfilati per le vie cittadine. I loro cavalli agghindati con fiori di carta ed il suono degli ottoni della fanfara hanno accompagnato il tradizionale giro che viene fatto compiere al Santo per le chiese del paese.
Dopo una breve tappa alla casa del festaiolo uscente, il corteo riparte guidato dai tre cavalli dei signori: nel mezzo c’è Alessio Scipioni, il signore uscente, alla sua destra Sergio Suadoni Lucidi, signore entrante, e alla sua sinistra chi ha ospitato la statuetta di Sant’Antonio l’anno precedente ancora. Tutti verso il Duomo dove la statuina del santo viene accolta dal parroco sul sagrato di Santa Maria Maddalena. Al termine della messa vengono benedetti gli animali. Oltre ai cavalli, erano presenti molti cani, un gatto e perfino un criceto.
Da qui si dà il via alla cavalcata. La statuetta del santo viene portata nelle altre chiese tre chiese di Monterotondo con le fila dei cavalieri che si ingrandiscono sempre più. La cavalcata ha un a durata di circa due ore e mezzo ed il ritmo della festa si quieta solamente al passaggio del corteo di fronte al cimitero. Nella struttura della festa la cavalcata costituisce il momento di apoteosi per il signore uscente: dopo aver custodito la statuetta di Sant’Antonio per 12 mesi dovrà cederla al festaiolo entrante nella messa del pomeriggio.

Ed il pomeriggio di domenica 19 è stato certamente poco clemente per condizioni atmosferiche. Una pioggia torrenziale ha accompagnato il cammino di Alessio Scipioni e della statuetta del santo verso il Duomo. Coperti dagli ombrelli, il corteo è stato accolto sul
sagrato del duomo dal Cardinale Giovanni Battista Re che ha celebrato la messa insieme ai parroci di tutte le chiese di Monterotondo.
Il momento cardine della cerimonia è stato il passaggio di consegne del santo da Alessio Scipioni a Sergio Suadoni Lucidi, nuovo festaiolo che avrà cura di custodire il santo nella propria abitazione fino al prossimo anno.

L’uscita dalla chiesa del nuovo Festaiolo Sergio Suadoni Lucidi con la statuetta di Sant’Antonio è accompagnato dalle urla di giubilo dei torciaroli che sotto la pioggia ancora battente danno avvio all’ultimo atto dei festeggiamenti domenicali: la torciata. Le torce che prima erano spente vengono accese e comincia un lungo corteo festante che si dirige verso la casa del nuovo festaiolo. Gli inneggiamenti al santo e la musica stagliano la cornice della festa, bagnata dalla pioggia. Fiumi di vino sgorgano dalle caratteristiche botticelle .Il cielo viene illuminato dai fuochi d’artificio che squarciano il buio della notte che è ormai sopraggiunta. Un lungo serpentone di duemila persone si snoda per i vicoli di Monterotondo ponendo fine alla giornata più lunga delle celebrazioni in onore del Santo protettore.

Marco Scipioni

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