Tivoli – Quest’anno niente Carnevale. Che beffa per la città

C’era una volta il Carnevale di Tivoli e ora non c’è più. Ad annunciare che quest’anno carri allegorici e maschere non sfileranno come da una tradizione risalente al 1500 è stata l’omonima associazione presieduta da Delio Petrini e composta dai referenti dei comitati di quartiere.
Durante una conferenza stampa tenutasi lunedì 17 gennaio Petrini, il vice Vittorio Di Giacinto, presidente del Comitato Contrada Casal Bellini, il tesoriere Angela Ilari, Mauro Taborri rappresentante del Comitato Rione Castrovetere, Giacomo Gualdambrini er il Comitato di Villa Adriana, Rino Verrecchia presidente dell’associazione “Sorridiamo Insieme” dei Lotti Antonelli, fino a Domenico Mancini per il Rione Paterno, si sono detti tutti convinti a bissare l’astensione come già accadde nel 1991, ma in un’occasione tragica e pericolosa come la Guerra del Golfo. Il motivo è molto semplice e lo ha spiegato lo stesso Petrini, promotore e cofondatore dell’evento tiburtino dal 1975.
“Il Comune solo il 20 dicembre scorso ci ha invitati a presentare un progetto di massima. Un tempo insufficiente per organizzare la manifestazione e soprattutto per reperire sponsor che la finanzino”.
I membri del Comitato insistono sull’aver protocollato in Municipio l’8 luglio una traccia di massima per l’evento con sfilate previste il 9, il 16, il 22 febbraio e il 2 marzo a Tivoli, oltre che a Villa Adriana il 22 febbraio. Un evento arricchito anche da una rassegna teatrale al Giuseppetti con un Premio nazionale per le compagnie dilettantistiche, un mercatino, una mostra d’arte e una maratone per le vie della città.
“Non chiedevamo soldi – ribadisce Petrini – ma soltanto garanzie sull’affidamento dell’organizzazione, coinvolgendo scuole, comitati e associazioni. Avremmo pensato noi, come sempre, a reperire sponsor per l’autofinanziamento. Dopo 30 giorni nessuno ci dava risposte, così il 10 agosto ci siamo fatti ricevere dal subcommissario Sonia Boccia che ci ha promesso la stesura di un bando entro il 25 agosto”.
L’idea di un bando aveva lasciato fin da subito non pochi dubbi nei membri dell’associazione di Petrini.
“Per l’Estate tiburtina o per la Sagra del Pizzutello non viene fatto – commenta Delio – eppure si tratta di tre eventi, Carnevale compreso, inseriti nello Statuto comunale”. Fatto sta che il settore Cultura diretto da Loretta Mezzetti in quattro mesi quel benedetto bando non l’ha mai redatto, per questo Petrini racconta che solo il 20 dicembre scorso è stato contattato e invitato a presentare il progetto per un affidamento diretto.
“Siamo profondamente offesi e diaspiaciuti – conclude l’organizzatore -. Tutti gli amministratori e i dirigenti non hanno mai preso in seria considerazione una manifestazione che coinvolge migliaia di persone e che, in un periodo di bassa stagione, ha contribuito negli anni a richiamare visitatori e turisti con indiscutibili benefici per l’economia locale. In questo modo non si uccide soltanto il Carnevale, ma un’intera città”.

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