Villa Adriana – Botte a ricreazione, due studentesse litigano per lo stesso ragazzo

Parrucchiera contro cuoca, ma non si tratta di una gara di bellezza bensì di una lite tra due alunne che frequentano l’Istituto professionale “Antonio Rosmini” nella sede di Villa Adriana.
Due adolescenti, l’una 15 anni, l’altra 17 anni, si contendono a colpi di offese, parolacce, spintoni e botte, lo stesso ragazzo.
L’episodio risale a giovedì mattina 6 marzo durante l’ora di ricreazione, ma le scintille sarebbero cominciate già il giorno prima. In poche parole la 17enne avrebbe insultato la più piccola disprezzandone l’aspetto fisico e “consigliando” il “boy” di non frequentarla più. La 15enne avrebbe reagito con insulti altrettanto “toccanti”.
A subire le conseguenze peggiori sembra però sia stata la più piccola, Marisa, 15 anni, di Castel Madama. La ragazza che frequenta il primo anno per il corso di formazione Parrucchieri, è finita al Pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli per un trauma contusivo al polso destro e alla coscia sinistra giudicati guaribili in cinque giorni.
Ad accompagnarla in ospedale la mamma, Anna Salvati che ci racconta di aver saputo quello che era successo solo dopo la scuola, da sua figlia.
«Marisa mi ha raccontato tutto mentre era sul bus e stava tornando a casa. Mi ha detto che aveva dolori e cosa era successo la mattina durante la ricreazione. Mi ha raccontato di essere stata aggredita da una ragazza più grande. Perché la scuola non mi ha chiamato subito per avvertirmi di quanto era successo? Sono invece riuscita a sentire la preside solo il giorno dopo. Credo invece che certi episodi debbano essere, non sottovalutati, ma affrontati come si deve dalla scuola».
Quindi conclude con una buona dose di risentimento: «Per questo ho deciso di denunciare. Il nostro legale invierà alla scuola una richiesta di risarcimento danni fisici».
Diversa la versione che arriva dalla scuola in particolare  per voce della dirigente scolastica, dottoressa De Canio: «Sono stata avvertita della lite fra le ragazze dal professore di turno dopo la ricreazione. La quindicenne è rientrata in classe piuttosto agitata, ma anche la più grandicella non si può dire fosse serena. Grandicella per modo di dire visto che è piuttosto  piccolina, magrolina. Ho parlato con le ragazze e convocato la psicologa. Decisamente non è stata un’aggressione, altrimenti avremmo proceduto diversamente».
«Abbiamo ritenuto che il fatto rientrasse nelle normali liti che spesso avvengono fra compagni di scuola per le quali si va dal preside, magari si prende una nota in condotta. Questo non per sminuire l’episodio che anzi andrebbe affrontato dal punto di vista pedagogico, educativo, psicologico. Si tratta di adolescenti. Ma ripeto non abbiamo ritenuto pur dopo aver ascoltato le ragazze, che fosse tanto grave da chiamare il pronto soccorso dell’ospedale e neppure di chiamare subito a scuola i genitori delle ragazze».

Gino Ferretta

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