Ha sortito l’effetto desiderato, l’esposto presentato da IDV alla Sovrintendenza ai Beni Architettonici del Lazio contro l’installazione di un traliccio di 30 metri di altezza in località San Biagio, a Subiaco, nelle vicinanze del Sacro Speco di S. Benedetto e in pieno territorio del Parco dei Monti Simbruini.
L’ente Parco ha, infatti, inviato una nota ufficiale al Comune di Subiaco, chiedendo di “voler prendere in considerazione l’opportunità di sospendere i lavori, tenuto conto delle proteste suscitate, dell’impatto ambientale e paesaggistico nonché dell’importanza monumentale, ambientale e storico-religiosa del luogo.
Preso atto del contenuto della nota, il Comune di Subiaco, che peraltro il 10 maggio scorso aveva concesso il permesso di installazione del traliccio proprio sulla base del nulla osta rilasciato al riguardo dal Parco dei Monti Simbruini il 18 dicembre 2012, ha proposto alla ditta titolare dell’impianto “un adeguata soluzione tecnica per risolvere il problema con un abbassamento dell’altezza del traliccio”, disponendo nel frattempo l’interruzione dei lavori per 10 giorni.
Per la ditta costruttrice la richiesta del Comune di Subiaco è da respingere, essendo in possesso delle necessarie autorizzazioni.
Nel frattempo Comune di Subiaco e Parco dei Monti Simbruini hanno avviato, per i rispettivi ambiti di competenza, specifiche verifiche tecniche sulla regolarità dei lavori finora eseguiti, in riferimento soprattutto alle caratteristiche del traliccio, in quanto sarebbero state rilevate già alcune difformità rispetto all’originario progetto.
Fabrizio Lollobrigida
