Monterotondo – Un defibrillatore nella scuola Cardinal Piazza

La rete di defibrillazione precoce territoriale si arricchisce di una nuova postazione. Sabato 12 aprile l’amministrazione comunale ha consegnato un defibrillatore semiautomatico al plesso scolastico Cardinal Piazza dell’istituto comprensivo “Campanari” allo Scalo, il cui personale (sei operatori tra insegnanti e personale di supporto) ha seguito un corso di addestramento che comprende, oltre al corretto utilizzo del defibrillatore, anche tecniche di rianimazione cardiopolmonare e di disostruzione delle vie aeree.
Alla consegna annunciata la presenza del sindaco Mauro Alessandri, l’assessore alla Sanità Walter Antonini e il consigliere comunale Mauro Beccaceci, responsabile del progetto “Salviamo una vita”, avviato nel 2004, che ha già consentito l’attivazione di dieci postazioni munite di defibrillatore, otto delle quali fisse (impianto bocciofilo, palestra comunale e stadio Pierangeli allo Scalo, stadio Cecconi, stadio del Nuoto, circolo del tennis, centro anziani parco Arcobaleno, parrocchia Gesù Operaio a Monterotondo) e due mobili (Protezione civile, Polizia locale) nonché di istruire circa seicento cittadini all’utilizzo dell’apparecchiatura e alle tecniche di rianimazione e disostruzione.
I corsi sono svolti in collaborazione con gli istruttori del Centro di formazione del dipartimento di Emergenza M. Gatti della Asl RmG e sono promossi e sostenuti dall’Avis di Monterotondo.
“In questi dieci anni – afferma Beccaceci – abbiamo costruito pazientemente una rete di protezione civile che permette di intervenire rapidamente per scongiurare episodi di morte cardiaca improvvisa. Ogni anno un cittadino su mille muore per effetto di arresto cardiaco, l’unico intervento efficace è la defibrillazione precoce entro cinque minuti dal verificarsi dell’evento. Si capisce bene, allora, quanto sia importante dislocare i defibrillatori in modo capillare sul territorio e istruire i cittadini ad intervenire in modo appropriato in condizioni di emergenza”.
“Esattamente ciò che la rete costruita in questi anni consente di fare – aggiunge l’assessore Antonini – senza dimenticare l’importanza di quella educazione di base che resta patrimonio per chiunque frequenti i corsi e che, potenzialmente, potrebbe risultare risolutiva nel salvare una vita umana”.
“Abbiamo tutti purtroppo vivo il ricordo dello straziante episodio avvenuto qualche settimana fa in un centro commerciale poco distante da Monterotondo – conclude il sindaco Alessandri – se soltanto qualcuno dotato delle competenze per intervenire fosse stato presente, il bambino soffocato dal cibo si sarebbe salvato. E’ del tutto evidente come la rete di “Salviamo una vita” e le centinaia di cittadini addestrati siano perciò una risorsa di importanza straordinaria. Da sindaco tengo a ringraziare coloro che hanno ideato, realizzato e continuamente potenziato la rete così come le realtà e i cittadini che della rete fanno parte: rappresentano un esempio di altruismo e generosità che arricchisce enormemente il tessuto sociale di Monterotondo”.

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