Mentre i due autisti della PerusiaBus srl di Perugia si affrettavano a caricare trolley e borsoni e a far salire tutti i ragazzi, lo sguardo dei genitori è finito sulle condizioni delle ruote dei due pullman. Non solo l’usura dei pneumatici che definirli lisci sarebbe addirittura riduttivo, ma persino uno squarcio sul battistrada. Da lì è facile immaginare come sia scattato il panico tra mamme e papà, nonni e zii, che in una manciata di istanti hanno bloccato la partenza dei due pullman e passato al setaccio ogni minimo dettaglio dei due mezzi sotto lo sguardo sbigottito degli autisti e dei docenti preoccupati almeno quanto le famiglie. Viste le condizioni delle ruote i genitori dei ragazzi hanno richiesto l’intervento degli agenti della Polizia Locale di Tivoli. Sul posto è arrivata una pattuglia che ha iniziato subito le operazioni di verifica dei documenti e delle condizioni del mezzo. Queste ultime già portate avanti dai genitori che oltre allo stato imbarazzante delle gomme hanno immortalato, scattando anche foto con i cellulari, le crepe al parabrezza anteriore di uno dei due pullman e la mancata manutenzione degli estintori trovati scarichi e quindi inutilizzabili. Ai ragazzi non è rimasto altro che scendere dagli autobus, riprendere zaini e borse e tornare a scuola in attesa, e nella speranza, di poter partire. Ore passate in palestra quando invece sarebbero dovuti essere diretti verso la Puglia per trascorrere i cinque giorni della classica gita di fine anno, che per gli studenti delle terze medie corrisponde tra l’altro all’ultima occasione per stare tutti insieme. E mentre dall’interno della scuola i ragazzi non facevano altro che aspettare l’eventuale bella notizia della partenza, sul piazzale gli autobus a motori spenti venivano perquisiti dai vigili urbani che segnavano sul blocchetto delle sanzioni tutte le infrazioni riscontrate. Solo sul primo dei due pullman sono state elevate contravvenzioni per quasi 500 euro.
Dopo un’ora di attesa grazie alla buona volontà di una presente anche il pullman che ne era sprovvisto è stato finalmente dotato di un estintore funzionante ricevendo così il via libera per la partenza tra i sospiri di sollievo dei ragazzi già esausti prima di iniziare un viaggio di 650 chilometri.
Massimo Cimò