Tivoli – Asa, primo allarme per Proietti. Valentini: “Tares a rischio evasione”

Asa Spa sarà senza dubbio la prima patata bollente che dovrà affrontare il neo eletto Sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti. Come lui stesso ha riferito ieri a Tiburno.tv, “questa è una situazione che non può più aspettare”. Lavoratori da tutelare (parliamo di 90 famiglie), il prevedimento imposto dal 182bis, i debiti, l’aumento dei costi dovuti all’utilizzo, imposto dalla Regione Lazio, degli impianti di Colfelice nel frusinate. Una situazione che resta ancora complessa, malgrado nell’ultimo anno si siano fatti dei grossi passi in avanti: “L’attenzione che ci haconcesso la commissaria prefettizia nell’ultimo anno e mezzo è stato prezioso per risolvere la grossa crisi finanziaria in cui versavamo – dice Carlo Valentini, presidente di Asa Spa. Abbiamo onorato i pagamenti imposti dalla ristrutturazione del debito secondo l’art.182bis della legge fallimentare, ma c’è però ancora tanto da fare. Aspettiamo fiduciosi la nuova amministrazione”.         

La situazione economica

20milioni di debito a fronte di 21milioni di crediti. Questa la situazionedella municipalizzata a fine 2012. Una situazione che è stata in parte sistemata grazie, appunto, alla ristrutturazione del debito con le banche. Con i 10milioni di debito verso la sola discarica dell’Inviolata rateizzata in sette anni. “Con gli ultimi bonifici datati 6 giugno, abbiamo concluso l’iter avviato in 182bis. E ci siamo riusciti grazie anche a tre fattori fondamentali – spiega Valentini -. Il recupero crediti attraverso Equitalia sud, lotta all’evasione condotta con la società Andreani tributi, e il rispetto delle scadenze di versamento da parte del Comune fino a dicembre 2013”. All’appello mancherebbero però quelli del 2014: “Parliamo di circa 800mila euro al mese, quindi somme importanti”.

 

Colfelice costa il 35% in più

A preoccupare il presidente Valentini oggi è senza dubbio l’incremento dei costi derivanti dal trattamento dei rifiuti di Tivoli all’’interno del Tmb di Colfelice. Un’imposizione arrivata direttamente dalla Regione a seguito dei sigilli all’invaso dell’Inviolata. Si passa quindi dai 90 euro a tonnellata della discarica di Guidonia, ai 180 euro (più spesse di trasporto, gestito da una società terza) per trattarli nel frusinate. Un incremento di circa il 35% dei costi totali che andrà a ricadere nei tributi. “Ed è senza dubbio una condizione penalizzante per i cittadini, e commercianti, già in sofferenza a causa della crisi economica in cui viviamo”, spiega Valentini. Ovvio ch il pensiero va alla già notevole evasione della Tares nel territorio tiburtino. “Da Civitavecchia a Roma, gli amministratori hanno scelto di disattendere l’imposizione regionale utilizzando altre strutture, magari più economiche – conclude Valentini -. Con un’ordinanza anche il nuovo sindaco di Tivoli potrebbe scegliere questa strada”.

Differenziata spinta

La raccolta differenziata è l’obbiettivo futuro, ma la strada da fare è ancora molto lunga. Si è svolto recentemente un primo breve incontro per parlare del progetto, come racconta lo stesso Valentini. Si avvierà poi un bando europeo. Anche perché per riuscire a mettere in piedi il porta a porta servirà l’approvvigionamento dei materiali necessari e il rinnovo del parco mezzi, pensando soprattutto al centro storico. Senza dimenticare, la campagna di formazione e informazione che dovrà essere messa in piedi per i cittadini.

 

Veronica Altimari

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