Lavagne sradicate dalle pareti e aule inondate dalla schiuma degli estintori: vandali scatenati in via Dohuet

E’ accaduto nel fine settimana nella scuola materna-elementare di via Giulio Dohuet, a Guidonia centro, il plesso più antico della città dell’Aria, e denunciato lunedì mattina 25 agosto ai carabinieri della locale Tenenza. 

Il bilancio dei danni è pesante: mura e computer imbrattati, armadi divelti e ribaltati, aule a soqquadro, sedie e tavoli del refettorio pure, tutti i locali inondati da schiuma e polvere degli estintori, senza contare le lavagne fissate sulle pareti sradicate e buttate sul pavimento. Insomma, una scorribanda difficile da dimenticare, sulla quale stanno indagando i militari diretti dal tenente Alessandro Caprio.

Gli investigatori hanno in mano poco o niente a giudicare dal fatto che la scuola non ha un sistema di videosorveglianza e che l’impianto d’allarme – se c’è – non ha suonato. Secondo una prima ricostruzione i vandali sono entrati in azione nella notte tra sabato 23 e domenica 24 agosto, scavalcando la recinzione del cortile sul lato di via Baden Powell. Una volta all’interno si sarebbero arrampicati più o meno facilmente fin sul solaio al primo piano dell’istituto dove c’è una porta in vetro d’accesso a corridoi ed aule.

A quel punto la scuola è rimasta in balia dei balordi molto a lungo, a giudicare dalla conta dei danni stilata da Carmel Melina Lanni, la preside che ha diretto l’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” dal 2004 e che lascerà il prossimo 30 agosto.

La banda ha “visitato” prima le 4 classi elementari del primo piano, poi le altre tre al piano terra non risparmiando nulla. Tant’è che in ciascuna di esse ha lasciato scritte spray, perfino sulle Lim (Lavagne interattive multimediali): eppure non è bastato, visto che gli autori hanno utilizzato i “bracci” dei videoproiettori piazzati in ciascuna classe come spalliere per fare le flessioni.

Risultato: bracci piegati e – quasi certamente – da buttare. Ma non è finita qui, perché prima ne hanno fatto le spese l’aula mensa e la palestra, entrambe imbrattate con gli estintori, poi è toccato al distributore automatico di bevande e caffè, scardinata per ricavarne i soldi spicci.

Prima di “passare in rassegna” i locali della materna i vandali hanno messo anche le mani su alcuni mezzibusti in legno di personaggi storici come Gandhi e Kennedy donati in passato da un ex alunno guidoniano.

Alla scuola dell’Infanzia, invece, nel mirino sono finiti gli armadietti all’interno dei quali le insegnanti conservano i “lavoretti” degli alunni e l’Archivio centrale dove sono custoditi registri e circolari degli ultimi decenni. Tutto all’aria, tutto imbrattato, tutto danneggiato.

Dall’orda barbarica si è salvata soltanto l’ala con accesso da via Adorno Camarotta che ospita nove classi di elementari e tre di asilo. Se riusciranno a “salvarsi” i vandali ancora non si sa: i carabinieri stanno lavorando alacremente nel tentativo di individuare i responsabili.

Nel frattempo l’amministrazione comunale corre ai ripari, nonostante le poche risorse economiche a disposizione. “La giunta – annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Ernelio Cipriani – è pronta a deliberare un atto d’indirizzo per autorizzare il dirigente a stornare i soldi necessari a riparare i danni e a fronteggiare l’emergenza vandali. E’ mia intenzione dotare non solo la scuola di via Dohuet, ma tutte quelle ancora sprovviste, di un impianto d’allarme antintrusione e di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso. Gli autori di atti simili sono dei poveri dementi e io voglio mandarli in galera: se riesco a mandarcene uno solo, tutti gli altri in futuro ci penseranno due volte prima di danneggiare il bene pubblico”.

 

 

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