“Siamo tornati a casa quel sabato e abbiamo trovato una scena bruttissima, perché Cosmo perdeva sangue dal naso e si era fatto la pipì sotto – spiega la donna – siamo andati dal veterinario e vista la gravità, il cane è stato trasportato in una clinica veterinaria in viale Etiopia a Roma. Le condizioni erano gravissime. Sono state fatte trasfusioni e gli è stata somministrata vitamina K, ma il sangue non coagulava e lunedì 25 agosto è morto. Non possiamo sapere esattamente il giorno che è stato ingerito il veleno, perché l’effetto può arrivare anche diversi giorni dopo, ma siamo sicuri che sia stato ingerito al parco perché non portavamo da nessun altra parte il cane”.
Nessuno ha sospetti su chi possa aver compiuto un gesto del genere, ma il retroscena di qualche giorno prima è noto a tutti. Da quando era iniziata la bella stagione, alcuni proprietari di cani portavano i loro animali nel parco anche di notte e l’abbaiare a tutte le ore, evidentemente, era mal sopportato da alcuni vicini residenti in via Giolitti o nelle strade limitrofe.
Dopo l’episodio e le proteste dei proprietari dei cani i vigili urbani hanno apposto dei lucchetti in via cautelativa per evitare l’accesso all’area, senza però metterla sotto sequestro. Sul posto è giunta anche una delegazione del comune, con il consigliere comunale Riccardo Donati.
