Tivoli – L’Arci in stato di abbandono. Ora spunta anche una discarica di amianto

E se il problema maggiormente sentito è quello della fornitura di acqua all’interno della abitazioni, e che oggi gli abitanti risolvono andando con le taniche al fontanile di Monte Vescovio, ci sono ancora tante situazioni rimaste irrisolte: il semaforo “provvisorio” posto sulla strada dell’Arci (in parte franata e per questo transennata su una carreggiata già un anno fa) rotto da settimane con pericolose ripercussioni sul traffico, la discarica abusiva di amianto e scarti edili su via delle Querce, le strade ridotte un colabrodo, altre nemmeno asfaltate. “Sapiamo bene che le casse comunali sono in rosso e che ci vuole del tempo per programmare gli interventi – dice il presidente del comitato, Paolo Marini -, ma noi non possiamo più aspettare, i cittadini sono esausti”. “Ci avevano assicurato che avrebbero trovato una soluzione almeno sulle autobotti per garantire l’acqua nella case, ma non ci hanno fatto sapere ancora niente – continua Marini -. Ora la giunta si è insediata e deve cominciare a dare le giuste risposte ai cittadini”. “La nostra impressione è che non ci sia la volontà di intervenire”, dice invece Emilia Frittella del direttivo.

Per quanto riguarda la discarica abusiva di eternit, grazie ad un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai vigili urbani, l’amianto in parte è stato rimosso. Ma sono ancora presenti tre cassoni, sempre in amianto, e scarti edili. Ma basta spostare il terriccio con il piede per vedere che sotto si nasconde molto altro. Resti di mattonelle, calcinacci e residui di eternit che fanno pensare a una vecchia discarica ormai interrata. E per togliersi ogni dubbio servirebbe, forse, un controllo attraverso i carotaggi.

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Mentre per la strada dell’Arci, dalla Regione hanno fatto sapere che entro la prima settimana di ottobre verrà fatto l’intervento di manutenzione e messa in sicurezza.

“Paghiamo le tasse come tutti gli altri cittadini di Tivoli – conclude Marini – avere questi servizi essenziali è un nostro diritto”.

 

Veronica Altimari

 

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