Colle degli Abeti – Via Saliola verso la chiusura. Dal municipio: “Non ci sono soldi”

E se dagli uffici della polizia locale appagliono irremovibili su scadenze e condizioni, dal municipio devono ancora sedersi ad un tavolo per discuterne. Eppure la situazione sta già creando non pochi timori nel quartiere che già paga numerose carenze nei servizi e nella realizzazione del piano di zona che, ad oggi, appare sempre più una chimera. “Capisco i disagi dei residenti, ma per fare quanto richiesto dalla polizia locale servono soldi e i questo momento non ce ne sono – risponde l’assessore ai Lavori pubblici del VI municipio, Valter Mastrangeli -. In questo territorio siamo pieni di problemi e di questioni aperte”. E circa “l’ultimatum” imposto: “Impossibile trovare una soluzione in così poco tempo, con questa lettera i vigili hanno semplicemente voluto togliersi ogni responsabilità”. Si punta quindi ad allungare i tempi per provare a reperire le risorse necessarie ed effettuare gli interventi sufficienti a garantirne l’apertura. Ma ce la faranno?

Ma ricordiamo un po la storia di questa strada, conosciuta anche con il nome di “via mejo de gnente”. Via Saliola fu aperta al transito a seguito delle numerose richieste avanzate dagli abitanti perché rimasti privi delle strade inter quartiere previste dai piani di zona. E in attesa che via Liberti fosse ultimata (destinata a diventare l’asse principale di zona), fu autorizzata l’apertura nel 2010. Ma, siccome i lavori sono fermi e i tempi si allungano, la polizia municipale vuole chiuderla, ed invia direttamente all’amministrazione del VI le loro “condizioni”.

Sul piede di guerra ovviamente i residenti. Chiedono che vengano almeno terminate le prime opere previste dai piani di zona: “Senza via Saliola il quartiere avrebbe una sola via di entrata ed uscita – scrive il presidente del comitato, Federico Verdicchio – i pochi servizi presenti nel territorio, quasi tutti situati nell’adiacente quartiere di Nuovo Ponte di Nona (scuole, poste, parco, banche, accesso alla A24, prossima fermata FS) ora situati a meno di un chilometro, all’improvviso diventerebbero distanti oltre dieci”.

Eppure i vigili non hanno nemmeno tutti i torti. Lo scorso 3 settembre a causa di una pioggia, nemmeno troppo intensa, hanno dovuto bloccare il transito dei mezzi perchè impraticabile. Ma ovviamente per chi non ha alternative, mantenerla aperta è diventata una battaglia. Ad indicare che il suo nome, quello storico, “mejo de gnente”, vale ancora oggi.

Veronica Altimari

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