Monterotondo – La storia di Enrico: “Vittima della crisi e sfrattato, oggi vivo nella mia 500 rossa”

Da un mese e mezzo Enrico Sanges, nato a Roma 55 anni fa e residente a Monterotondo dallo scorso anno,ha trovato il modo di vivere sul sedile del passeggero della sua 500, l’unico libero e non ingombro di vestiti. Tutto quello che aveva lo ha stipato qui dentro, dagli indumenti alle stoviglie, fino a qualche libro e alle guide turistiche di località esotiche che legge ogni giorno.
Il suo viaggio, almeno per ora, si limite a quelle guide perché la sua piccola Fiat in buono stato – ma dalle ruote sgonfie e la carrozzeria un po’ mangiata dalla ruggine – è fissa in quel parcheggio ed è diventata la sua casa. E non è l’unico a vivere in quel parcheggio: nel giro di due mesi il fenomeno, partito con una coppia di anziani in un camper, si è allargato.

 

VITTIMA DELLA CRISI
Sanges dice di essere vittima della crisi economica e di essere finito in mezzo alla strada perché senza un soldo. E, nonostante gli sforzi fatti per rimediare un impiego, spiega che a 55 anni trovare qualcuno disposto a darti un’altra possibilità lavorativa – con la crisi che corre – sembra un’impresa impossibile.

 

COME SI VIVE IN MACCHINA
Vivere in macchina non è una cosa facile ma preferibile, racconta Sanges, alla proposta che gli hanno fatto dal Comune di Monterotondo: andare a dormire in una struttura di accoglienza in via Marsala a Roma. “Dovrei prendere l’autobus per andare a fare il barbone a Roma? Non ci penso proprio”, racconta. Il 55enne ha chiesto l’ingresso in un’abitazione popolare, poi ha integrato la domando spiegando che – oggi – vive in macchina. Di soldi per una casa non se ne parla, così come di lavoro. “Io farei qualunque cosa. So fare anche l’elettricista, ma chi te lo dà un lavoro alla mia età?”. A modo suo Sanges si è organizzato, occupando uno spazio di circa due auto parcheggiate. La piccola 500 è talmente carica da scoppiare, vicino ha messo uno stenditoio, ha due fornelletti con cui scalda l’acqua, si fa il caffè e cucina. “Adesso, per esempio, sto facendo il sugo con i funghi. Mi piace”.
Passa la giornata lì: legge le guide turistiche di posti lontani e gira per Monterotondo. Si lava dietro l’auto con l’acqua fredda che raccoglie con delle taniche. Un’operazione che, anche con un’estate anomala come quella appena passata, si poteva fare. Ma ora che arriva l’inverno? “Spero di non arrivare all’inverno ancora qua dentro – spiega – speriamo che dal Comune si decidano a darmi un alloggio. Dicono che non hanno disponibilità di case, ma io non ci credo”.

 

PROBLEMI DI CONVIVENZA
Anche a Sanges la voce è arrivata. La sua presenza lì non piace proprio a tutti. “La polizia municipale mi ha fatto sapere che qualcuno si è lamentato, ma io non do fastidio a nessuno. Cerco di tenere pulito, i bisogni li vado a fare al bar. Non so perché si lamentano. Anzi, posso dire che tanta gente mi viene a trovare e mi dà una mano. Proprio stamattina (mercoledì 10 settembre, ndr) è arrivata una signora che passa spesso e mi ha lasciato l’acqua con quegli affari che servono a tenerla fresca. Alcuni mi danno una mano con la spesa”.
La presenza dell’uomo e della sua 500-casa non poteva passare inosservata in un quartiere molto abitato e in un parcheggio che serve gli uffici dell’Asl, la scuola “Angelo Frammartino”, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, molti negozi e il supermercato Conad. Se molti lo aiutano, come spiega l’uomo, altri si lamentano del parcheggio diventato un accampamento. Il 55enne, però, dice di non aver avuto problemi e di non essere stato vittima di bravate notturne, se non il dispetto di qualcuno che gli ha rubato una padella, una piastra ad induzione, del vino e altre cose da mangiare.

 

“MOTEL” EDMONDO RIVA
C’è chi ha cominciato a chiamare il parcheggio “Motel” Edmondo Riva, perché Sanges non è l’unico a vivere lì. Insieme a lui ci sono una coppia di anziani che vivono da mesi in un camper, lui ultra 60enne e l’altra che ha passato gli 80 anni. Una coppia, che staziona nel parcheggio almeno da una sessantina di giorni volontariamente e, da quello che si è capito, per scelta. Essendo però almeno una delle due molto anziana i servizi sociali del Comune di Monterotondo si sono attivati proponendo delle soluzioni alternative, ma la coppia è ancora lì.
Secondo Sanges ci sarebbe anche una quarta persona che vive nel parcheggio, ma i motivi per i quali anche quest’uomo viva in macchina non sono molto chiari. Negli ultimi mesi il fenomeno sembra essersi allargato e le istituzioni, politici compresi, stanno cominciando a farsi più di una domanda. La prima di tutte: cosa aspettarsi nei prossimi mesi e come organizzarsi? Per orail tempo scorre e l’inverno si avvicina.

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