Subiaco – Giornata di amicizia con l’Armenia, la storia della famiglia Baghdighian

Questo perché è in programma lo svolgimento della “Giornata di amicizia per l’Armenia”, cioè il rapporto avuto da Subiaco con l’Armenia ed, in particolare, in riferimento all’accoglienza ricevuta da una famiglia armena da parte degli abitanti di Subiaco.
Un rapporto che tornerà a vivere, iniziando da quando, era il 1926, la famiglia Baghdighian (questo il nome della famiglia), composta da papà Ignazio, mamma Lucia e dai figli Vartan, Levon, Siranush e Baizara, giunse a Subiaco, dopo essere scampata alla deportazione dei Turchi.
La famiglia Baghdighian non tardò ad ambientarsi, tanto che papà Ignazio trovò presto lavoro come portinaio e custode presso il seminario di Subiaco. Nel 1927 ai quattro figli si aggiunse Benedetto, nato a Subiaco e chiamato così in onore del Patriarca di Norcia, patrono della città.
Però, proprio quando sembrò che la vita della famiglia armena procedesse sui binari della tranquillità, nel 1939 papà Ignazio morì, con conseguenze molto tristi per la moglie e i figli. Ma mamma Lucia, donna di carattere, non accettò le sopravvenute condizioni di precarietà, mettendosi subito al lavoro, tanto da diventare fornitrice di pasta fatta in casa per l’ albergo ristorante Belvedere. Divenute maggiorenni, Silanush e Baizara furono invece assunte nella locale Cartiera. Nel frattempo l’altro figlio Levon aveva sposato Beatrice, anch’essa armena, stabilendosi a vivere a Subiaco, dove nacquero i loro quattro figli: Giuseppe (morto in tenerissima età), Elisabetta, Giuseppe e Maria. Vartan sposò invece Ida Cignitti, ragazza di Subiaco, mettendo al mondo cinque figli. Nel 1945 fu la volta di Baizara, che sposò a Subiaco un prigioniero dei tedeschi di origine armena. Nacquero dalla loro unione tre figlie : Maria Lucia, Sara e Donatella, cui si aggiunsero Wahan e Onik,mentre Benedetto si unì in matrimonio con Marisa Funaro, di Roma.
Finita la seconda guerra mondiale, la famiglia Baghdighian si divise, andando a vivere in diversi Paesi. Restò però sempre un profondo legame con Subiaco ( il “nostro Paese di origine”), tanto da decidere di costruire una cappella funeraria nel locale cimitero.

“Saremo sempre grati a Subiaco ed ai suoi abitanti per aver accolto con tanto affetto la nostra famiglia in un momento molto delicato della vita”, hanno detto gli attuali discendenti della famiglia Baghdighian nell’accettare l’invito ad essere presenti all’incontro di domani. “Il nostro grande desiderio è stato sempre quello di conoscere i luoghi dove la nostra famiglia aveva trascorso oltre venti anni”. Un desiderio che domani diventerà realtà.

Fabrizio Lollobrigida

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