“La cascata dell’Aniene sorge in territorio nel quale natura, storia e arte si fondono in maniera indissolubile – recita la descrizione di Brenna -. La cascata ospita l’antica acropoli di Tivoli, ed è dominata dai famosi templi di Vesta e della Sibilla”. Vanta “un grandioso salto di 120 metri ed è formata dal corso del fiume Aniene – continua. Prima del salto il fiume si insinua in un fitto bosco caratterizzato da alberi secolari e cunicoli scavati dalle acque. Il paesaggio, al tempo stesso idilliaco e terribile, ha ispirato i paesaggisti Claude Lorrain e Poussin e il poeta Thomas Gray”.
E Villa Gregoria si trova in buona compagnia. Ecco le altre nove cascate indicate da Brenna: cascata del Toce in Piemonte, le cascate dell’Acquafraggia e quelle del Serio in Lombardia, le cascate delle Marmore in Umbria, le cascate di Riva dell’Alto Agide, la cascata del Marmarico in Calabria, dal Veneto la cascate del Molina, le marchiggiane cascate dell’Acquasanta e quelle dell’Acquacheta tra Emilia Romagna e Toscana.
