Il rappresentante del Governo ha, infatti, lasciato capire che la Regione Lazio intende effettivamente ridurre l’Angelucci ad un piccolo presidio, privo soprattutto dei requisiti necessari per assicurare l’emergenza – urgenza.
“E’ ora di fare chiarezza sulle sorti dell’ospedale di Subiaco – ha sostenuto Berteletti – perché è troppo tempo ormai che gli amministratori locali ci parlano di passi in avanti e di possibili scenari positivi, quando invece la realtà sembra essere completamente diversa”.
Per Berteletti questa penalizzazione “sarebbe aggravata dal prossimo insediamento dei 40 posti destinati ai malati psichiatrici giudiziari che rappresenteranno la parte prevalente della struttura, e che, in un tempo non troppo remoto, veniva descritto come unico modo possibile per raggiungere la salvezza del nosocomio”.
Secondo Berteletti “non si possono continuare a diffondere false speranze, ma si devono tornare a coinvolgere i cittadini del territorio con iniziative concrete, capaci di cambiare scelte e strategie deleterie”.
Fa. Lo.
