La festa della donna nel mondo: non tutti sannno che…

Le origini della festa della donna

Nacque  ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L’iniziativa prese forza nel 1945, quando l’Unione Donne in Italia (formata da donne del Pci, Psi, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell’Italia già liberate dal fascismo.

L’8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l’Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.

Ecco come si festeggia nel mondo:

newstyleballet 2In Russia l’8 marzo é festa nazionale. Quresta festa è molto sentita…..si passa in famiglia, e la cucina é sontuosissima, accompagnata dalle consuete libagioni e brindisi spettacolari. In TV passano nuove fiction femministe e vecchi film sulla donna sovietica.

 

 

In Ecuador c’è un parco dedicato alla donna, “El Parque de las Mujeres”, dietro la Chiesa della Dolorosa. La giornata è  festeggiata in tutta la città, con eventi culturali di ogni tipo: film, spettacoli, mostre. I ristoranti offrono dei menù speciali, e negli uffici e in altri luoghi di lavoro si organizzano piccoli eventi per festeggiare: un brindisi, un regalino alle donne, l’offerta di fiori.

 

In Colombia le donne si spingono anche più in là, e non ammettono gli uomini ai festeggiamenti! In ogni quartiere si riuniscono e organizzano la “pollada” (vendita di patate, tamales, pollo…), e usano i fondi raccolti per rafforzare le attività delle organizzazioni di donne.

 

Repubblica Dominicana le manifestazioni son generalmente mal viste, da qui il fatto che l’8 Marzo normalmente ci si accontenta di deporre dei fiori sull’altare dei “padri della patria”, nella piazza dell’Indipendenza, e ci si auspica che con un po’ di fortuna possa almeno partire una ristretta manifestazione.

L’Honduras ha addirittura un suo proprio giorno per festeggiare la donna, il 25 gennaio. L’8 marzo passa nel dimenticatoio……

In QUEBEC invece l’8 Marzo assume sempre un carattere culturale. Anche se non viene festeggiato nelle strade, si hanno sempre delle conferenze, dei seminari, degli incontri culturali. La televisione e le stazioni radio, poi, trasmettono programmi speciali dedicati a temi legati alla condizione della donna.

 

In AFRICA l’8 marzo è festeggiato quantomeno nei paesi con una forte tradizione di donne in lotta: in Cameroon, ad esempio, le associazioni di donne organizzano dei festeggiamenti che durano tutta la settimana a cavallo dell’8 marzo, con vari eventi e iniziative artistiche e culturali. Anche lo Zimbabwe festeggia, con qualche manifestazione all’aperto, pur non avendo le donne grossi motivi per stare allegre: secondo l’Unifem (Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo della Donna) le donne costituiscono il 58% della comunità adulta sieropositiva nell’Africa Sub Sahariana, e lo Zimbabwe ha 780,000 orfani a causa dell’HIV/AIDS.

 

In Indonesia è tutto un brulicare di feste, mostre di donne artiste, eventi culturali….. Le donne artiste e intellettuali si incontrano per dibattere, e per ricordare. Le riunioni hanno un carattere politico molto forte. Lo stesso dicasi per le Filippine: qui le donne sono molto forti, tra le più istruite di tutta l’Asia, e ben determinate a far sentire la loro voce. Anche in Vietnam, dove le donne sono importanti in quanto anche grande forza lavoro, dove c’è la Women Union che è un vero caposaldo della cultura comunista e dove il vicepresidente del Paese è una donna, l’8 Marzo si festeggia regalando dei bei mazzi di fiori a tutte le donne, le quali festeggiano anche sul luogo di lavoro portando delle cose da mangiare per stare tra loro in maniera conviviale.

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