Motori: Cavalcando l’onda sempre in sella alla mia Harley!

Un colpo di fulmine scoccato sulle belle spiagge di Creta nell’agosto del 2011 quello tra una Harley nera, tutta cromata e dallo sterzo altissimo, e Andrea Monaco, gelataio 29enne di Marco Simone: “L’ho vista, mi ci sono seduto sopra e ho capito che a settembre ne avrei comprata una. Non avevo nemmeno la patente per la moto”! In sella alla sua Iron 883 Andrea si sente libero, diretto verso viaggi che spesso solo la strada sceglie, un po’ come quando cavalca le onde sulla tavola da surf, nell’imprevedibile gioco infinito con il mare. Queste due grandi passioni lo hanno portato a viaggiare, tra le acque di Santander e di Fuerteventura o le dune dell’Egitto e le splendide coste italiane. Innamorato della sua fidanzata Marina, con la quale condivide la passione per le due ruote, e legato ai suoi amici storici, non potrebbe mai perdersi i due momenti della giornata che preferisce, l’alba e il tramonto, meglio se sulla battigia con lo sguardo verso l’orizzonte.

 

1959945 10205928055071255 5650498986559571855 n 1Chi sceglie un Harley Davidson abbraccia una filosofia di strada. Quanto ti senti Harleysta?

Diciamo che lo sono a modo mio, perché i veri harleysti hanno regole e codici che io non ho né il tempo né la voglia di seguire. Quello per l’Harley è stato un amore inaspettato, che mi ha fatto superare la paura per le due ruote a seguito di un grave incidente che ha coinvolto mio fratello. Quando sono triste, scendo in garage, la lucido e ne ascolto il rombo del motore, poi mi metto in strada e mi sento libero. La meta non ha importanza, ma se c’è il mare e il tramonto, che altro potrei desiderare?

 

La tua è una Iron 883, la street bike per eccellenza.

Esatto, volevo una moto che mi permettesse di viaggiare “passeggiando”, non mi interessava correre. Ovviamente ho scelto il modello base, dark opaca, e l’ho personalizzata perché proprio non mi piacciono le cose standard: la mia sella è glitterata color argento, ho alzato lo sterzo e abbassato le sospensioni, ho cambiato frecce e fanali, aerografo personalmente il mio casco e aggiunto il poggia schiena per la mia fidanzata, che ha imparato ad amare i viaggi in moto e le curve in collina.

 

Dal litorale italiano alle dune d’Egitto, la passione per i motori ti porta a viaggiare spesso?

Sì, il viaggio è un’altra delle mie passioni! Ho raggiunto in sella alla mia Harley le coste laziali, in particolare Sperlonga e Gaeta, la Toscana dalla parte dell’Argentario e Porto Santo Stefano. Ogni raduno è una patch sul gilet, racconta la tua storia, la strada che hai percorso, un po’ come i tatuaggi. In Egitto sono stato tre volte e ho provato lo sci nautico e l’esperienza fantastica della motorata nel deserto: intorno a me il nulla, e al rientro di sera vedevo solo il faro del mio quad. Veramente un’emozione unica che consiglio di provare.

 

Sempre a caccia dell’onda perfetta, la tavola da surf è la tua seconda “sella”…

Proprio così, ricordo che facevo Kite Surf, sono stato in Messico e a Capo Verde, però c’era troppo attrezzatura per i miei gusti. Così ho provato il surf e non l’ho più lasciato, ormai è un’esigenza, un legame con il mare di cui sento il bisogno. Ogni anno ormai, più o meno a settembre, parto con il mio gruppo di amici per Santander, surfare mi permette di fuggire dalla quotidianità, liberare la mente dai pensieri. Credo che la tavola e la moto abbiano questo in comune, non hanno limiti. Gli unici sono quelli che mi pongo io.

 

Ti piace anche scendere sulle piste innevate, qual è la differenza tra la surfboard e la snowboard?

Diciamo che secondo me il distacco sta nell’aspettativa: ovunque mi sia capitato di andare, da Ovindoli a Campo Felice, perfino a S. Vigilio di Marebbe in Trentino Alto Adige, sapevo che la neve era là e che la discesa ci sarebbe stata. Quando decido di surfare è il mare che detta le regole, non sai mai quale onda ti capita. Con lo snow c’è più controllo, con la tavola da surf, quando e se riesci a domare l’acqua, è tutta un’altra storia.

 

Se potessi scegliere la meta perfetta per la tua Harley e quella migliore per cavalcare l’onda, quali sarebbero?

In entrambi i casi l’America: sogno da sempre di fare il giro degli USA a bordo della mia moto e voglio organizzare al più presto un viaggio in California, a Venice Bich, la spiaggia dei surfisti per eccellenza. Anche se non mi dispiacerebbero le Barbados e in assoluto le Hawaii. Credo proprio che approfitterò del viaggio di nozze per queste mete!

 

Progetti futuri?

Da circa tre mesi ho comprato casa, quindi il prossimo passo sarà la convivenza con Marina. Ho aperto la seconda gelateria, quindi spero che il lavoro possa sempre andare meglio e che, nonostante gli anni passino e le responsabilità aumentino, io riesca a trovare sempre il tempo per le mie passioni. La vita è un viaggio continuo e io proprio non ho alcuna intenzione di spegnere il motore.

Rara Piol

 

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