“Guidonia Libera”, il corteo dei 5 Stelle

corteo cinque stelle guidonia4È il candidato sindaco Sebastiano Cubeddu a guidare la manifestazione che da piazza della stazione, passando per via Roma, ha raggiunto la pineta per il comizio finale. “Non ci resta che questo – spiega – scendere in piazza e sostenere con gran forza che Guidonia merita di più. La situazione in cui ci troviamo non è più accettabile, dove i consiglieri di maggioranza, sono complici dello stallo amministrativo della città”. “La nostra richiesta è semplice – dice invece Giuliano Santoboni – le dimissioni di Eligio Rubeis, scioglimento del consiglio ed elezioni”.

Una richiesta che i pentastellati fanno ormai da tempo, come i colleghi d’opposizione del Partito democratico. Un appello al senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza che finora è rimasto inascoltato. Ultima arma in tasca: l’intervento del Prefetto di Roma, Franco Gabrielli. “Mi chiedo dove sia il Prefetto, cosa stia facendo – sottolinea Cubbeddu –. Il Movimento cinque stelle gli ha consegnato un dossier più di un anno fa in cui veniva descritta una città vittima del malaffare. Ora con il sindaco sotto processo pretendiamo un suo intervento”.

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Alla manifestazione hanno partecipato anche i lavoratori della Metronotte, senza stipendio ne cassa integrazione da molti mesi e in sciopero della fame. Adesione al corteo che arriva anche dal sindacato nazionale Autonomi di polizia: “Siamo stati invitati dai consiglieri del M5s perché la sicurezza è un punto centrale nel loro programma e abbiamo accettato perché la situazione nella città di Guidonia va rivista al più presto – spiega il segretario provinciale Adp, Andrea Cirillo -. Cosa serve a questa città per avere più sicurezza? Sicuramente ottimizzare quello che c’è. Ovvero trasformare l’ufficio di polizia di Villalba in un commissariato, rispondendo così all’aumento demografico del territorio e all’aumento dei reati. Offrendo più servizi ai cittadini e un controllo territoriale più capillare”.

Ma come si può spiegare il flop di adesioni? Disinteresse dei cittadini per la politica in genere o la scelta silenziosa di lasciare le cose così come stanno? Con il primo cittadino agli arresti domiciliari da più di sette mesi e sotto processo con accuse gravi. 

Ve. Al.

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