Storie del Castello Theodoli – ROSA E PUNGITOPO Puntata 2: Vocca Storta

       Pungitopo, quanto ne sai tu, della passione! – disse Rosa, sorridendo rumorosamente.

Generoso le si avvicinò.

       Rosa, ti prego. L’hai voluto tu tutto questo, almeno non rendermi le cose più difficili.

       Gli scherzi rendono le cose più facili. Sei tu che non sai scherzare.

Generoso tornò nel punto di lavoro del fotografo; ce ne erano molti, di punti del fotografo, tutti quelli buoni per fotografare ma, soprattutto, tra questi, quelli che gli piacevano.

       Sembrate due manichini. Filippo, mettile un braccio intorno alla vita – suggerì Generoso.

       Scusa, devo farlo – disse Filippo alla ragazza.

Lei si indispettì; Filippo non capiva perché. A voi lo dico io: le diede fastidio il fatto che le chiedesse scusa della cosa di abbracciarla. Si sciolse dall’abbraccio di Filippo e fece per andarsene.

       Se devi fare così, perché hai detto di sì? – chiese Filippo.

       Per soldi – rispose la fanciulla, piccata. E si allontanò, lasciando Filippo con lo sguardo basso.

       Pausa! – annunciò Rosa.

Alla “Vocca Storta” qualcosa brillava nel fondo. Rosa si guardava le punte di una ciocca di capelli che aveva tra le mani e pensava che erano i capelli di sua madre. Arrivò Generoso che non sapeva più dove cercarla.

       Oh! Comunque sei un genio!

       Pungitopo!

       Sì, Pungitopo un corno… Quando è arrivato e ha visto Irene, gli è venuto un colpo a Filippo!… Come ti è saltato in mente di non dirgli che il servizio era con lei?

       Beh?

       Beh??? Gli ha detto che non lo sposa più e adesso fanno i fidanzatini felici per i tuoi amici del catering!

       Irene mi aveva chiesto se avevo qualche lavoro per lei e le ho proposto il servizio fotografico…

       Tu non ti rendi proprio conto…

       Geni, lascia che le cose succedano.

       C’è qualcosa che brilla in fondo alla fontana… Ma quel ciondolo cos’è?

Parlava delle iniziali FF al collo di Rosa. Erano iniziali, poi? Lei accarezzò il ciondolo (lo fece per lui), non rispose e lo riportò sul set, esattamente come avrebbero fatto vedere nella scena di un film.

E sul set, insieme a Rosa e Generoso, tornarono anche Irene e Filippo. Sotto un albero di Giuda, poco prima, lui le aveva domandato perché lo aveva lasciato, lei gli aveva restituito l’anello, lui le aveva chiesto: “Tornerai mai con me?”; lei gli aveva risposto: “Quando nel bosco vedranno passare un capriolo”.

       Ragazzi dai, riprendiamo; è solo il primo giorno e siamo in ritardo – sollecitò Rosa.

       Rosa, tu che sei di Sambuci: si vedono caprioli in giro? – domandò Filippo.

       I caprioli non si trovano più sui Monti Ruffi.

Serena Calabrese © RIPRODUZIONE RISERVATA

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