Rafforzare lautostima, le motivazioni verso lesperienza scolastica, potenziare lattenzione e la concentrazione: sono i principali obiettivi su cui lavorerà in pedagogista clinico, oltre ad un recupero vero e proprio delle specifiche materie e dellinsegnamento di un valido metodo di studio personalizzato per ogni materia.
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A questa domanda, che si pongono molti genitori , la dottoressa Ceravolo risponde evidenziando la molteplicità di fattori determinanti :
Fattori legati al contesto scolastico:Presenza di un clima di classe negativo, basso rendimento scolastico, carriera scolastica contrassegnata da ritardi e bocciature, isolamento sociale con i compagni, mancanza di relazioni positive con gli insegnanti.
Fattori individuali: Bassa autostima, bassa percezione di essere in grado di raggiungere gli obiettivi scolastici, basso livello di motivazione allo studio e dimpegno scolastico, difficoltà di costruzione di riti sociali, basse aspettative nei confronti del futuro.
Fattori affettivi: Emozioni, motivazioni, atteggiamenti, stimoli esterni, fiducia in sé stessi, supporto della famiglia
Come agisce il pedagogista clinico? I suoi interventi mirano a potenziare e migliorare i seguenti aspetti:
Autostima positiva e cioè il valore che ognuno attribuisce alla sua persona e la percezione realistica di sé. Spesso gli alunni demotivati hanno una bassa autostima e si possono distinguere in due tipologie:
– alunni che hanno consolidato unimmagine negativa di sé quantomeno rispetto alla possibilità di riuscita scolastica e sembrano ricercare continue conferme alle loro convinzioni. Non di rado la sensazione di inferiorità è alimentata da preconcetti di coetanei e adulti che circondano lalunno.
– alunni che sono assillati dalla preoccupazione per i risultati: sono molto attenti alle aspettative e alle valutazioni altrui, temono di non riuscire e perciò non si mettono quasi mai in gioco.
È di fondamentale importanza valorizzare gli alunni decostruendo i ruoli negativi e aiutandoli a scoprire volta per volta le proprie ricchezze interiori ed attitudinali.
Autoefficacia e cioè la convinzione di potere ottenere determinati risultati.
Gli studenti hanno bisogno di impegnarsi nel perseguimento di obiettivi che diano loro uno scopo e un senso di realizzazione. Se non si impegnano personalmente in qualcosa che per loro ha un significato, diventano demotivati, annoiati e dipendenti da forme esterne di stimolazione. Questo tipo di atteggiamento solitamente si ripercuote in età adulta, portando il soggetto a non trovare mai in sé la giusta motivazione e continuando ad essere dipendente dallapprovazione e dagli stimoli esterni.
Attenzione e concentrazione: sono elementi indispensabili per lapprendimento, che è un processo attraverso il quale il soggetto elabora qualcosa di nuovo (esperienze, conoscenze) e modifica sé stesso con comportamenti, convinzioni, per adattarsi in maniera autonoma a nuove sollecitazioni.
Contatti:
Eleonora Ceravolo
tel 366.5006595