Giornalisti in erba: Una gara per una vita – Alena Zarbo

Nel nostro autobus vi erano altri atleti della palestra, molti dei quali accompagnati da un genitore o più parenti. Arrivata in ritardo sono capitata accanto ad una simpatica signora in dolce attesa, poiché tutti i posti erano stati occupati. Per far passare le due ore di viaggio ho deciso di instaurare una conversazione con la simpatica signora, Laura. Quest’ultima mi aveva confessato di sentire dei dolori e di essere all’ultimo mese di gravidanza, ma non poteva perdersi la prima gara del suo bambino. Verso le 7:30 aveva cominciato ad accusare dei forti crampi allo stomaco e l’autista ha dovuto fermarsi alla prima area di sosta disponibile per far prendere a Laura una boccata d’aria. Ciò non è bastato: si erano rotte le acque e la situazione era diventata tragica! Così, per decisione dell’autista, siamo tornati indietro più velocemente possibile e abbiamo trovato un ospedale dove lasciare la signora. Dopo abbiamo chiamato il marito e gli abbiamo lasciato il recapito telefonico di una gentile nonna che si era offerta di rimanere con lei per aiutarla. Sistemato tutto siamo sull’ autobus e finalmente siamo arrivati nella caserma nel centro di Spoleto.
Dopo questa giornata molto caotica il nostro gruppo di atleti è tornato a casa soddisfatto delle vittorie. Il giorno successivo, abbiamo posizionato tutte le coppe conquistate con orgoglio. Circa due giorni dopo la signora Laura è venuta a trovarci per presentarci il suo trofeo: il piccolo Luca.

 

Alena Zarbo

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