Una delle più note è sicuramente Lo Chiamavano Trinità, film che ha inaugurato il cosiddetto genere spaghetti-western, uscito nelle sale nel 1970 con incassi da record. E la storia di due fratelli pistoleri, razziatori di bestiame, che decidono di aiutare una comunità di Mormoni, osteggiata da un allevatore di cavalli il quale vorrebbe impadronirsi, con la forza, della vallata in cui si sono stabiliti.
Ebbene, quella vallata non si trova nelle praterie americane bensì in un piccolo paese del Lazio di circa 500 abitanti, Camerata Nuova, situato allinterno del Parco dei Simbruini. Più precisamente la location scelta dal regista Enzo Barboni è la piana di Camposecco, distante circa mezzora dallabitato di Camerata e meta privilegiata delle escursioni nellarea protetta nonché dei fan dei due attori che vogliono rivivere dal vivo le gesta dei loro idoli.
Sono passati quasi 50 anni dalle riprese di Lo Chiamavano Trinità ma, da allora, lo stato dei luoghi è rimasto intatto con gli speroni di roccia che emergono dai prati incontaminati e la vasta radura, circondata da colline ondulate, ambientazione anche della divertente scazzottata che precede la fine del film.
La Piana di Camposecco è stata utilizzata anche per alcune scene del sequel, Continuavano a chiamarlo Trinità, girato prevalentemente in Abruzzo presso Campo Imperatore, nella zona del Gran Sasso.
Alessandro Bianchi