Lo sapevate che a Vicovaro sono avvenute due terribili stragi naziste nel 1944

Il 4-5 giugno 1944, le truppe del generale Mark Wayne Clark entrarono a Roma senza incontrare alcuna resistenza. La notizia si diffuse nei territori circostanti alla Capitale dove si attendeva, con trepidazione, la fine delle ostilità con il pericolo, incombente, di imbattersi in plotoni nazisti in ritirata.
Uno di essi trovò rifugio a Vicovaro. La sera del 5 giugno 1944, un gruppo di soldati che si era stanziato nei pressi di Villa Spada, in contrada San Vito, era alla ricerca di cibo per rifocillarsi quando un gruppo di pastori esplose dei colpi di pistola in aria per difendere alcune bestie. Per rappresaglia, il comandante del plotone ordinò un rastrellamento della zona. Furono così catturati tre contadini, Brigido Perozzi (72 anni), Dante Proietti (38) e Amerigo Pecchi (16), trucidati di lì a poco con scariche di mitra.
Due giorni dopo, il 7 giugno 1944, un ulteriore manipolo di nazisti provenienti dalla vicina Castel Madama, si imbatté in un gruppo di abitanti di Vicovaro che aveva trovato riparo in grotte e capanne in Località Pratarelle.  Come si legge in un dispaccio prefettizio, senza ragione alcuna e senza distinzioni di età, i tedeschi uccisero 26 civili con lancio di bombe a mano e sventagliate di mitra. Tra questi quattro bambini più un nascituro ucciso nel grembo della madre, Giuseppina Ciucci.
Tre furono i sopravvissuti di quell’eccidio, Angelo Rotondi, il piccolo Arturo Ziantoni e Gino  Ventura. Quest’ultimo ha ricevuto lo scorso 9 settembre, la Medaglia della Liberazione, nella cerimonia avvenuta alla Protomoteca del Campidoglio alla presenza del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Per ricordare le vittime della strage delle Pratarelle, è stato eretto un monumento solenne nella piazza omonima. Qui, ogni anno, nel giorno dell’eccidio viene deposta una corona alla presenza delle autorità civili e religiose.

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 Alessandro Bianchi

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