Lo sapevi che Umberto Eco si è ispirato a un monastero di Subiaco per il Nome della Rosa

La vicenda narrata nel libro è ambientata in un monastero benedettino dell’Italia medievale. Per ricostruirne l’ambientazione, Eco si è ispirato a uno dei luoghi religiosi più importanti del Centro Italia, l’Abbazia di Santa Scolastica di Subiaco.
Il collegamento tra il monumento sublacense, dedicato alla sorella gemella di San Benedetto da Norcia, e il monastero descritto nel libro è stato svelato dallo stesso autore nel corso di una Lectio Magistralis, tenuta a Subiaco nel giugno 2015, nell’ambito del 550esimo anniversario della stampa del primo libro a caratteri mobili avvenuto proprio nella cittadina dell’Alta Valle dell’Aniene ad opera dei due stampatori tedeschi Sweinheim e Pannartz.
In quell’occasione Eco ribadì come l’ambientazione del Nome della Rosa sia scaturita dai ricordi della biblioteca di Santa Scolastica, luogo che, in gioventù, lui stesso aveva frequentato per un corso di esercizi spirituali. Dall’opera di Eco è stato tratto l’onomino film con l’attore scozzese Sean Connery interprete del protagonista, Guglielmo da Baskerville. L’Abbazia di Santa Scolastica non è stata scelta per le riprese della pellicola diretta dal regista Jean Jacques Arnaud che ha optato per il Castello di Rocca Calascio, situato nell’Appennino abruzzese e quello di Castel del Monte, fortezza normanna del XII secolo fatta costruire da Federico II nei pressi dell’attuale comune di Andria.

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 Alessandro Bianchi

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