Arsoli – Il 29 gennaio a teatro con “Doralinda e le Muse ovine”

Atto unico con attrice unica, la narrazione si raccoglie attorno alle scenografie e agli oggetti di scena, accuratamente scelti e fortemente significanti: un piatto di ferro e lana, le matasse dai colori naturali, le stoffe ben piegate, un arcolaio gigante che impegna la scena con le sue molteplici aperture e chiusure, diventando protagonista dello spettacolo nella sua seconda parte. Macchina scenica semplice ma sofisticata, magica e paurosa allo stesso tempo, è la piattaforma da cui prende corpo la narrazione, assieme ai travestimenti, ai gomitoli che si fanno e si disfano, agli intrecci che costruiscono la storia. Ma ancora un altro oggetto fa da protagonista nello spettacolo: la neola. Simbolo della tradizione culinaria abruzzese, che tutti i bambini hanno mangiato e tutte le nonne hanno stretto nel ferro sul fuoco, appare magica nel suo tintinnare al vento: prima sasso che segna la strada, poi gregge che migra verso il mare, infine musica dei sogni e della memoria.

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Da un racconto di Dario Oggiano, con Flavia Valoppi, organizzazione e regia di Isabella Micati, Flavia Valoppi e Alessio Tessitore.
Anche in questa occasione sarà possibile, nel foyer del teatro, curiosare tra libri d’arte ed edizioni preziose, grazie alla nuova iniziativa del Teatro: una Bibliolibreria realizzata in c

ollaborazione con Bibliomondo e l’Associazione il Mondo in una stanza di Carsoli.
La stagione del Teatro La Fenice di Arsoli è realizzata da Settimo Cielo in collaborazione con il Circuito Regionale –  A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio).
info e contatti 333 20 14 272 – 331 82 54 599

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