Lo sapevate che un Papa divenuto Santo nacque a Tivoli

Costui era Papa Simplicio, il 47esimo pontefice della storia della Chiesa, eletto alla carica il 3 marzo 468. Delle origini di Simplicio si sa poco, data la mancanza di fonti certe in un periodo storico alquanto tormentato con l’impero romano, lontano dai fasti dei secoli precedenti, oramai lacerato da divisioni insanabili e minacciato dalle continue invasioni dei popoli barbari che ambivano alla conquista di terre e ricchezze. Uno dei riferimenti imprescindibili nello studio delle vicende dei papi in epoca medievale è il Liber Pontificalis, una sorta di summa delle biografie dei pontefici fino al IX secolo. Proprio in esso si legge che Simplicio era figlio di un cittadino di Tivoli chiamato Castino, particolare quest’ultimo che consente di collocarne la nascita nell’allora Tibur anche se non vi sono certezze a riguardo.

Ben più documentata è l’opera pastorale di papa Simplicio. Sotto il suo regno avvenne un fatto storico fondamentale nella storia dell’occidente, ovvero la caduta dell’Impero Romano d’Occidente avvenuta in seguita alla deposizione dell’imperatore Romolo Augustolo da parte di Odoacre, re della tribù germanica degli Eruli. Sia Odoacre che Zenone, imperatore d’Oriente erano seguaci dell’eresia ariana,  la cui dottrina negava la divinità del Cristo, una posizione quest’ultima opposta a quella di un altro credo, il monofisismo, secondo il quale, in Gesù, era presente solo la natura divina che assorbiva completamente quella umana. Contro il diffondersi delle eresie, peraltro sconfessate in alcuni Concili (su tutti quello di Nicea), papa Simplicio oppose, durante tutto il suo mandato pontificio una netta opposizione basata, essenzialmente, sulla fiera difesa del culto cattolico-cristiano originario sia nelle pratiche quotidiane che nella somministrazione dei sacramenti.

Oltrechè nella salvaguardia della dottrina, papa Simplicio fu anche molto attivo, a Roma, nella costruzione di nuove chiese. Di queste solo una è tuttora esistente, quella dedicata a Santa Bibiana, realizzata laddove sorgeva la tomba della santa nell’attuale quartiere Esquilino. Delle altre chiese fatte edificare da Simplicio non restano testimonianze tranne che una struttura poi confluita nella Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio .

Papa Simplicio morì a Roma nel 483. Fu sepolto nel portico di San Pietro in Vaticano ma, successivamente, le sue spoglie andarono disperse e non vennero più ritrovate. Divenuto santo, San Simplicio si festeggia il 10 marzo, giorno della sua morte. Nel martirologio romano viene ricordato così: “San Simplicio, papa, che, al tempo delle invasioni dell’Italia e dell’Urbe da parte dei barbari, confortò gli afflitti, incoraggiò l’unità della Chiesa e rinsaldò la fede.”
Alcune sue reliquie sono conservate e venerate proprio a Tivoli, sua città natale che gli ha anche dedicato una via.

 

 Alessandro Bianchi

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