Lo sapevate degli Eremi di San Benedetto di San Cosimato, un luogo di grande misticità

Il complesso delle grotte è raggiungibile tramite una scala situata nel giardino della soprastante Abbazia Francescana. Percorsa la scala e attraversata una serie di piccole celle, anch’essa scavate nella roccia, si arriva alla grotta-cappella di San Benedetto. Proprio in quel luogo, il santo di Norcia risedette durante il periodo in cui fu abate di San Cosimato, lasciando provvisoriamente il vicino monastero di Subiaco. San Benedetto fu invitato a San Cosimato da un gruppo di padri anacoreti-eremiti cui è attribuita la fondazione del convento-abbazia vicovarese. Costoro si rivolsero a S.Benedetto, affinchè facesse loro da abate, guidandoli nel loro percorso di vita spirituale. La presenza del Santo, con il passare del tempo, non risultò più gradita agli anacoreti che si scontrarono con lui sul modo di condurre l’esistenza monastica. I dissidi si acuirono a tal punto che gli eremiti tentarono di uccidere San Benedetto, avvelenandolo con una coppa di vino. La leggenda racconta che il Santo riuscì a evitare la morte grazie al cosiddetto miracolo del segno della croce. Prima di bere il vino, infatti, egli benedì la coppa che improvvisamente andò in frantumi, salvandogli la vita.

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Un miracolo, quello benedettino, raccontato negli Annali di San Gregorio Magno e la cui memoria si è tramandata, intatta, nei secoli insieme alla sacralità di un luogo che, recentemente, è stato oggetto di opere di restauro condotte, congiuntamente, dal comune di Vicovaro e dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Regione Lazio. Lavori, quelli conclusi un anno e mezzo fa, che hanno permesso di ripristinare l’antica bellezza del portale di ingresso degli Eremi benedettini e delle decorazioni e dei dipinti interni la cui realizzazione viene fatta risalire al Seicento. Tra questi spicca quello che ritrae San Benedetto e San Francesco, i due padri fondatori del monachesimo occidentale, in adorazione eucaristica. Notevoli le migliorie apportate anche nell’area esterna adornata da un giardino che immette sulla veduta dell’Aniene e di parte dell’abitato di Vicovaro. Qui nel periodo natalizio viene allestito il tradizionale presepe che permane anche ben oltre la conclusione delle festività.

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Un luogo da visitare, dunque, poco distante da Tivoli e da Roma, la cui importanza è ulteriormente certificata dal suo inserimento nel Cammino di San Benedetto, l’itinerario religioso, percorso da pellegrini provenienti da tutta Italia e non solo, che collega i luoghi simbolici della vita del Santo patrono di Europa da Norcia, in Umbria, all’abbazia di Montecassino, passando per San Cosimato e, ovviamente, Subiaco.

 

 Alessandro Bianchi

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