Da subito il presidente della società Mauro D’Autilia ha giurato di avere saldato i debiti con il Comune di Guidonia e di avere i documenti in regola. Così, l’imprenditore ha presentato ricorso al Tar, per evitare di lasciare l’impianto sportivo, annunciando querele.
PER IL TAR MANCA LA PROVA – La risposta del Tar fa chiarezza su quanto accaduto, spiegando che manca la prova del mancato pagamento relativo alla debenza delle somme dell’utilizzo della struttura di piazza Martiri delle Foibe, di cui abbiamo parlato qui:
Secondo il dirigente Domenico Nardi e il funzionario Cristina Zizzari, che hanno firmato l’ordinanza numero 16 per l’abbandono immediato del Ferraris, D’Autilia sarebbe moroso di 15 mila euro equivalenti alla gestione della palestra e del campo di piazza Martiri delle Foibe nell’anno 2012 e per i due mesi successivi fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto l’11 febbraio 2013 insieme alle associazioni “Vivivillalba” e “Sorci Verdi”.
LA DIFESA DI D’AUTILIA – D’Autilia ha spiegato di pagato le somme sospese, cominciando dalla nota attraverso la quale il 21 ottobre 2014 l’allora dirigente Gerardo Argentino diffidò Vivivillalba, Sorci Verdi e 1952 Villalba a corrispondere con bonifico bancario al Comune entro 30 giorni una somma complessiva di 19.042,86.
Un debito accumulato dalle prime due per i mancati pagamenti del canone di locazione della palestra di piazza Martiri delle Foibe e dalla terza – la società di D’Autilia – per non aver saldato i mille euro mensili come previsto dal contratto del 26 febbraio 2013.
Tempo tre mesi e il 20 gennaio 2015 Argentino accolse un piano di rientro richiesto dalle tre associazioni di Villalba che si impegnavano a versare tra febbraio e il 30 giugno 2015 cinque rate da 3.100 euro ciascuna, mille per il canone mensile e 2.100 per la rata degli arretrati. D’Autilia ha presentato copia dei bonifici.
Al momento lo stadio Ferraris resta al Villalba, l’udienza è fissata al 4 dicembre 2018.
