Ottorino Ferilli, sindaco di Fiano Romano, candidato alla Camera per LeU

“Fare politica vuol dire mettersi al servizio della gente”. Ottorino Ferilli, sindaco di Fiano Romano, è di sicuro uno dei primi cittadini che godono del maggior consenso popolare: dopo essere sceso in politica nel 2006 ed aver ricoperto la carica di assessore alla Pubblica Istruzione e all’Urbanistica è stato eletto sindaco nel 2011 con il 63% delle preferenze ed è stato riconfermato nel 2016 con il 71%. Alle elezioni del prossimo 4 marzo è candidato alla Camera dei Deputati con la lista “Liberi e Uguali”, dopo essere uscito dal Partito Democratico. 

 

Quali sono i temi da affrontare inderogabilmente sul nostro territorio?

Trasporto pubblico, emergenza abitativa, rifiuti. Tre temi che abitualmente vengono trattati anche in Conferenza dei sindaci dell’Area Tiberina – Flaminia – Cassia, di cui sono Presidente. Siamo 17 Sindaci e in molteplici occasioni abbiamo dovuto affrontare insieme battaglie importanti in merito ai temi sopra citati.

 

A pochi giorni dal voto il Lazio è uscito dal commissariamento riguardo la sanità. Di cosa hanno bisogno i nostri ospedali? 

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In ambito regionale il Presidente Nicola Zingaretti ha fatto un gran lavoro. L’eredità ricevuta era drammatica e l’uscita dal commissariamento è stato un gran successo. Ora, però, è necessario riorganizzare il sistema per attrezzare il territorio laziale di presidi utili, efficienti e ad una giusta distanza dai centri abitati. In questi giorni sono stato in piccoli comuni con una popolazione anche al di sotto del migliaio di unità. In casi di emergenza sono costretti a percorrere oltre 100 km per il primo presidio ospedaliero. Non è accettabile, non è umano.

 

Quello dei rifiuti è un altro importante tema che richiede importanti interventi. Come si esce dall’attuale impasse?

Con uno sforzo di squadra “istituzionale”. Cosa vuol dire? Ciò che chiedo da tempo: una cabina di regia regionale che divida il territorio in ambiti. Ciò permetterebbe ai comuni di calare piani condivisi e nel pieno rispetto delle regole, dell’ambiente e della salute delle persone. Encomiabile, per esempio, è il lavoro che alcuni liberi cittadini stanno svolgendo all’interno della “Associazione Ecologica Monti Sabatini – No discarica Magliano Romano”. Ma non possiamo lasciarli soli senza il sostegno delle attività amministrative ed istituzionali. La provincia, comunque, non può e non deve essere il contenitore dei rifiuti di Roma.

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Il suo impegno personale se verrà eletto?

Quello di sempre, da quando sono amministratore. Sto con la gente e non mi chiudo nei palazzi, nelle stanze o nei circoli. Ascolto, osservo e intervengo. La politica è servizio. E basta. 

 

La gente ha poca fiducia nella politica. Perché dovrebbero votare proprio lei?

Non sono molto bravo ad elogiare le mie qualità e competenze. Anzi, sono molto critico con me stesso. Però, forse, proprio per questo modo di mettere in discussione sempre il mio operato – anche con l’aiuto dei miei colleghi e con il confronto – so che potrei, adesso, essere in grado di misurarmi, grazie alla decennale esperienza di governo locale, su progetti di governo più ampi e vasti. 

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