Tor Lupara, dopo l’incidente in motorino, l’incoraggiamento dei compagni di squadra a Emanuele

Dopo dieci giorni in Terapia intensiva, lunedì 9 aprile è stato trasferito nel Reparto di Ortopedia. 

Dopo il primo appello girato nei giorni scorsi, con cui si chiedeva di donare sangue all’ospedale dove è ricoverato il giovane, ora la famiglia chiede di diffonderne un altro per cercare possibili testimoni di quell’incidente avvenuto su via Nomentana. 

Erano circa le ore 15,30 quando i due ragazzi stavano viaggiando in direzione Roma centro, dove avrebbero incontrato alcune amiche. L’impatto è avvenuto nei pressi del supermercato Conad e dell’Arrosticinaro, dunque dentro la città. Stando a ciò che hanno raccontato i giovani, si trovavano al centro della carreggiata, quando la vettura di colore bianco che si trovava alla loro destra si sarebbe allargata verso il centro e li avrebbe urtati, sbalzandoli verso la carreggiata opposta dove arrivava una Volvo. Un impatto violento, dove ovviamente sono stati i due ragazzi in scooter ad avere la peggio.

Una dinamica ancora poco chiara ed è per questo motivo che la famiglia e gli amici lanciano un appello per chi avesse visto qualcosa e possa aiutare a ricostruirla meglio. 

Leonardo che era alla guida se l’è cavata con la frattura del tallone. Gli è stato applicato il gesso che dovrà portare per un mese e viene visitato frequentemente, anche perché ha riportato una profonda escoriazione al piede.

Peggio è andata a Emanuele, che è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Ha subito un intervento lungo 5 ore e ha perso molto sangue a causa di una forte emorragia che ha tenuto tutti in ansia. Un difficile intervento realizzato dal Chirurgo Andrea Fiani, uno specialista del settore. Poi il diciassettenne è stato ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva fino a lunedì 9 aprile. Dopo dieci giorni, visti i miglioramenti, è stato trasferito nel Reparto di Ortopedia, anche perché l’altro problema che dovrà affrontare è la frattura scomposta del femore. Per questo motivo, appena si stabilizzeranno le condizioni, dovrà essere sottoposto a una seconda operazione.

Dal giorno dell’incidente, sono fissi all’ospedale Sant’Eugenio, i genitori di Emanuele: Roberto e Simona. Ci tengono a sottolineare la professionalità e l’umanità incontrata tra il personale.

«Sentiamo parlare spesso di malasanità, ma quando capita di incontrare un impegno così fuori dal comune, credo sia il caso di evidenziarlo – spiega papà Roberto – abbiamo trovato degli Angeli che lo hanno preso a cuore e hanno fornito un’assistenza formidabile, oltre al chirurgo che ha effettuato un intervento difficilissimo. A loro va il nostro ringraziamento».

Nei primi delicatissimi momenti è stato lanciato un appello, pensato dagli amici di Emanuele, per invitare alla donazione di sangue. Un appello che ha iniziato a circolare su Facebook partendo dal gruppo dell’Asd Tor Lupara, la società dove giocano i due ragazzi, ed è arrivato anche nelle radio romane. Il Tam tam ha portato in poco tempo decine di ragazzi e persone che lo hanno ascoltato, a presentarsi al Centro Trasfusionale del San Eugenio in piazzale dell’Umanesimo, dove si è formata la fila di volontari. 

Un appello circolato anche negli ambienti del tifo laziale, perché Emanuele era stato definito un laziale doc, mentre la sua squadra del cuore è la Juventus e il suo idolo – visto che gioca in porta – è il capitano della Nazionale Italiana, Gianluigi Buffon. 

Anche Leonardo gioca nella stessa squadra degli Allievi, in difesa, e insieme hanno combattuto tante battaglie sui campi di gioco della provincia di Roma. Ora, ce ne è una ancora più difficile da giocare e vincere.

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