Riccardo Bracaccia infuriato: “L’espulsione di Fiorini ha falsato il match”

Nel match vinto dai prenestini per 2-1 è successo di tutto con strascichi polemici che passerà molto tempo prima di essere dissipati. Nel mezzo c’è una direzione arbitrale molto discutibile, tante contestazioni, con episodi che alla formazione amarantoblù sono costati due giocatori allontanati per espulsione compreso il nuovo tecnico Riccardo Bracaccia. E dire che la gara di domenica era la sua prima panchina con la Tivoli 1919. La sua partita è finita al minuto numero 58 quando il direttore di gara lo ha allontanato e di questo il tecnico di Tivoli non sa darsene una ragione. “Che fossimo accolti in maniera calda a Palestrina me lo immaginavo – spiega il tecnico amarantoblù – ma stavolta hanno superato ogni limite. Cominciamo dal clima intimidatorio con cui loro hanno iniziato la partita salvo poi quando cadevano a terra e allora facevano sceneggiate incredibili. Noi abbiamo giocato a calcio senza esasperare gli animi ma è bastato fare il gol del pareggio per scatenare da parte loro reazioni antisportive. Al gol di Proietti il nostro attaccante Fiorini mentre esultava giustamente con i compagni è stato colpito da uno sputo premeditato di un avversario. Lorenzo lo ha solo rimproverato per quel gesto antisportivo senza colpirlo e per premio ha ricevuto un cartellino rosso dall’arbitro mentre l’autore del vero gesto antisportivo è rimasto in campo. Poi sono stato espulso anche io. Il motivo? Aspetto che qualcuno me lo dica”. Riccardo Bracaccia continua a raccontare questa incredibile partita: “Ma non è finita lì, mentre ai giocatori del Palestrina è stato permesso di fare falli durissimi è successo anche che siamo rimasti in nove per l’allontanamento di Di Giovanni. Incredibile ma questa partita ci ha fatto capire di essere comunque forti e non consideriamo per niente finito il campionato. Sei punti di distacco dalla vetta sono recuperabili soprattutto per il gioco che ho visto in campo”. E nell’ambiente tiburtino si volta subito pagina mettendo in archivio tanta rabbia ma anche avendo la consapevolezza che chi guida ora il campionato non ha nulla in più, anzi: “I ragazzi hanno giocato una grande partita – spiega il nuovo tecnico amarantoblù – e da questa base dobbiamo ripartire. C’è tempo per recuperare, questa storia non finisce qui”. Mercoledi intanto la squadra prepara la gara di ritorno del turno di Coppa Italia, contro l’Atletico Zagarolo ci sono da difendere due gol di vantaggio mentre sono le squalifiche di Fiorini e Di Giovanni a preoccupare in vista della gara di domenica prossima in casa contro la Maglianese che ha due punti in più in classifica dei tiburtini.

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di Sergio Toraldo

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