Cane scappa dall’abitazione in Toscana e viene ritrovato a Tivoli dopo un anno nonostante il microchip

Il cane era nel canile comunale di Tivoli, dove viveva da oltre un anno, fin quando sono arrivate le guardie zoofile OIPA Roma per le verifiche nella regolarità dei documenti poiché Lupino stava per essere adottato da un’altra famiglia. Nel corso dei controlli è emerso che il cane in realtà aveva il microchip, inoltre risultava l’intestazione presso l’anagrafe canina toscana. Sono dunque partiti gli accertamenti che hanno confermato le supposizioni delle guardie OIPE, ovvero la famiglia lo aveva cercato a lungo tanto che ormai, rassegnata, lo credeva morto. “Questa vicenda ha procurato molto dolore sia al piccolo Lupino sia alla sua famiglia, ma si sarebbe potuta facilmente evitare – spiega Claudio Locuratolo, coordinatore guardie zoofile OIPA Roma – La Legge regionale 34/97 all’articolo 16, specifica infatti che spetta proprio all’azienda sanitaria locale competente per territorio, in presenza di elementi identificativi dei proprietari degli animali catturati, avvertirli immediatamente. Un’operazione che noi, tra l’altro, abbiamo svolto in non più di mezz’ora. Per contrastare e gestire efficacemente il randagismo è di vitale importanza che tutti gli attori coinvolti, dai Comuni, alle Asl fino ai canili, adempiano al loro ruolo con serietà, diversamente casi come questo continueranno a verificarsi andando a gravare su una situazione già fortemente compromessa”.

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