TIVOLI – Bosco del Fauno, via libera ad un nuovo piano di rimboschimento

L’annuncio di Alessandro Modesti, Consigliere delegato del Sindaco. Nel 2017 con “AzzeroCO2” piantumò 2.800 alberi nell’area verde di Tivoli Terme

Due anni fa vennero messe a dimora qualcosa come 2.800 piante su un’estensione di due ettari e mezzo. Oggi l’amministrazione comunale torna ad occuparsi del Bosco del Fauno, la vasta area verde compresa tra via Orazio e la linea ferroviaria a Tivoli Terme. Martedì 29 e mercoledì 30 ottobre sono stati effettuatigli interventi di sfalcio delle erbacce e censimento delle piante esistenti e di quelle da sostituire. Le operazioni svolte la scorsa settimana sono propedeutiche ad un nuovo piano di rimboschimento che prenderà il via il 21 novembre alle ore 10 in concomitanza con la Festa dell’Albero, appuntamento annuale promosso dall’amministrazione del sindaco Giuseppe Proietti e nato per celebrare l’omonima festività nazionale. “L’iniziativa sarà celebrata quest’anno in maniera del tutto eccezionale – annuncia Alessandro Modesti, 28enne tiburtino, consigliere del Sindaco per i progetti di rimboschimento tra gli organizzatori dell’evento – si assisterà infatti alla piantumazione delle prime 300 piante di cui una parte andrà a sostituire quelle finora andate perdute”. A sentire Modesti, l’evento vuole essere il primo tassello di un progetto più ampio e duraturo. “Non sarà un’iniziativa spot ma la prima di una serie di azioni serie e prolungate nel tempo volte alla tutela e accrescimento del nostro verde pubblico – spiega il delegato – Durante la festa dell’albero si assisterà alla sigla di un centrale accordo volto alla promozione di un’ulteriore e ancora più grande azione di rimboschimento che interesserà il nostro territorio”. “Come gesto simbolico ma significativo – conclude Modesti – insieme all’Assessore all’Ambiente Eleonora Cordoni ed ai consiglieri Simone Cavallo e Maurizio Conti abbiamo scelto di partire da Tivoli Terme e dal bosco del Fauno che è un bene che vogliamo continuare a valorizzare. Credo che il rischio oggi è che dietro questo genere di iniziative spesso ci possa essere mera propaganda. Noi vogliamo invece distinguerci in positivo tramite progetti seri e che guardino al futuro e il primo segnale sarà proprio la sigla del protocollo d’intesa attesa per il 21 novembre”. Vale la pena ricordare che il 4 ottobre 2017 l’allora giunta Proietti approvò il progetto di forestazione del Bosco del Fauno proposto dalla romana “AzzeroCO2”, una società di consulenza nata nel 2004 per volontà delle associazioni ambientaliste italiane, Legambiente e Kyoto Club. L’intervento, costato 25 mila euro di fondi privati, prevedeva la messa a dimora di 2.800 piante, tra cui 980 pioppi bianchi, 560 sugheri, 280 aceri campestri, 280 piante di ornellio, altre 280 di bagolaro, 280 di roverella e 280 olmi su un’area di 2 ettari e mezzo. La messa a dimora delle piantine avvenne mediante l’apertura di buche 40 per 40 per 40 senza lavorazione del terreno, resa impossibile dall’elevata pietrosità. Il progetto prevedeva l’inizio dei lavori tra ottobre e novembre 2017 e la conclusione entro l’inverno 2017-2018, quindi un piano di manutenzione biennale con inizio nella primavera 2018 e conclusione nell’autunno 2019 con gli eventuali risarcimenti che potevano essere eseguiti. La manutenzione prevista consisteva nella ripulitura delle sole aree di cantiere dalle erbe infestanti, nella sostituzione delle fallanze qualora maggiori del 10% del numero delle piantine messe a dimora, nelle tre irrigazioni al mese da aprile e settembre compresi attraverso una autobotte con fornitura di acqua presso un punto di prelievo messo a disposizione dal Comune.

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