GUIDONIA – Stop ai botti in strada, i cittadini possono filmare chi scoppia

Petardi, bombette, mortaretti e razzi: una tradizione da sempre, un disagio e causa di lamentele per molti.
Per questo ieri, venerdì 6 dicembre, il sindaco Michel Barbet con l’ordinanza numero 390 ha imposto lo stop fino alle 7 di mattina del 7 gennaio 2020.
Il provvedimento vieta l’utilizzo di artifizi pirotecnici (petardi, spari, botti) di qualsiasi tipo e determinazione benché in libera vendita, su tutto il territorio comunale, fatta eccezione per i fuochi d’artificio acquistati nelle rivendite autorizzate, aventi marcatura “CE”, che per qualità e classificazione, presentano “un rischio potenziale estremamente basso ed un livello di rumorosità basso e/o, comunque, non nocivo per la salute umana e nel rispettodegli animali d’affezione in genere”.
L’ordinanza vieta ai minori di 18 anni e privi della carta d’identità anche di cedere a qualsiasi titolo, usare o portare con sé nei luoghi pubblici, in particolare in parchi, giardini e aree verdi, o aperti al pubblico, materiale esplodente di qualsiasi categoria.
Per i minori di 14 anni è vietato anchel’acquisto, la detenzione e l’utilizzo dei fuochi di artificio.
Ai rivenditori “pizzicati” a violare l’ordinanza verrà sospesa la licenza amministrativa per dieci giorni. Minori e adulti “indisciplinati”, qualora il fatto non costituisca reato, saranno puniti con sanzioni pecuniarie da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
Il sindaco Michel Barbet ha trasmesso l’ordinanza a tutte le forze dell’ordine per controllare che sia rispettata. Il primo cittadino ha previsto anche il rafforzamento del controllo del divieto di vendita, in forma ambulante e/o comunque illecita, di ogni tipo di artifizio pirotecnico, con contestuale immediata rimozione delle baracche eventualmente usate per la vendita. Chi ha la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute non potrà consentirne a chiunque l’uso per scoppiare i botti vietati.
La novità dell’ordinanza firmata ieri è rappresentata dalla possibilità per le forze dell’ordine di effettuare riprese fotografiche, cinematografiche, filmate, anche mediante apparecchiature a raggi infrarossi o comunque atte all’utilizzo notturno, per assicurare la possibilità di assoggettare alle sanzioni il maggior numero di trasgressori.
Stessa facoltà viene concessa, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, ad ogni cittadino che intendesse documentare la violazione dell’ordinanza nell’interesse proprio o della collettività.

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