GUIDONIA – La consigliera grillina rinuncia ai gettoni e li devolve ai disabili

Laura Alessandrini non percepirà più redditi: i compensi per le sue presenze in Consiglio e Commissioni dirottati all’Assistenza agli alunni portatori di handicap. “Io lavoro, mio marito lavora, non ci cambiavano la vita: è meglio darli a chi servono di più”.

A Guidonia Montecelio non era mai accaduto: un politico che rifiuta i compensi pubblici per la sua attività.

A stabilire il record positivo è Laura Alessandrini, 47 anni di Colleverde, professione Chef de Rang, a giugno 2017 eletta con 56 voti consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

Martedì 21 gennaio la portavoce grillina ha protocollato in Comune una nota in cui rinuncia ai gettoni di presenza che le spetterebbero per le sue partecipazioni a Consigli e Commissioni chiedendo di  devolvere gli importi sul Capitolo di Bilancio destinato a finanziare il servizio di Aec, gli Assistenti Educativi Culturali per alunni diversamenti abili.

Importi che mensilmente raggiungono i 929 euro e 62 centesimi lordi in caso di almeno 20 presenze. Importi utili a rimpinguare le casse comunali per un servizio che troppo spesso si è rivelato carente.

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“Non volevo che si sapesse tantomeno pubblicizzare la mia scelta – commenta Laura Alessandrini raggiunta telefonicamente – Da tempo avevo in mente di farlo, dopo alcune ricerche e la consulenza degli impiegati della Segreteria generale abbiamo scoperto la soluzione.

A Guidonia Montecelio non era mai accaduto: un politico che rifiuta i compensi pubblici per la sua attività.
A stabilire il record positivo è Laura Alessandrini, 47 anni di Colleverde, professione Chef de Rang, a giugno 2017 eletta con 56 voti consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.
Martedì 21 gennaio la portavoce grillina ha protocollato in Comune una nota in cui rinuncia ai gettoni di presenza che le spetterebbero per le sue partecipazioni a Consigli e Commissioni chiedendo di devolvere gli importi sul Capitolo di Bilancio destinato a finanziare il servizio di Aec, gli Assistenti Educativi Culturali per alunni diversamenti abili.
Importi che mensilmente raggiungono i 929 euro e 62 centesimi lordi in caso di almeno 20 presenze. Importi utili a rimpinguare le casse comunali per un servizio che troppo spesso si è rivelato carente.
“Non volevo che si sapesse tantomeno pubblicizzare la mia scelta – commenta Laura Alessandrini raggiunta telefonicamente – Da tempo avevo in mente di farlo, dopo alcune ricerche e la consulenza degli impiegati della Segreteria generale abbiamo scoperto la soluzione.
Io lavoro, mio marito lavora, non ci cambiavano la vita: è meglio darli a chi servono di più”.

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Io lavoro, mio marito lavora, non ci cambiavano la vita: è meglio darli a chi servono di più”.

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