“Vile ebreo”, il presidente del Montespaccato denuncia contro la scritta a firma degli Ultras Tivoli 1919

Una scritta antisemita firmata dai tifosi della Tivoli. È quando apparso fuori allo stadio di Montespaccato domenica scorsa prima della sfida di cartello tra le prime due della classe. Una sfida finita in favore dei padroni di casa romani che ora guidano la classifica, con i tiburtini a inseguire a meno tre.

Ma oggi la cronaca sportiva cede il passo ad altro. Infatti il presidente della societù del Montespaccato Massimiliano Monnanni ha raccontato sul suo profilo Facebook di aver sporto denuncia per una scritta offensiva che gli è stata dededicata. Ovviamente non è chiaro se gli autori siano proprio i tifosi, così come sembrerebbe dalla firma, ma ormai la vicenda è nelle mani dell’autorità giudiziaria che farà il possibile per accertarlo.

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“Stamani mi sono recato a sporgere denuncia contro gli ignoti autori, firmatisi genericamente Ultras Tivoli 1919 di una scritta, rinvenuta ieri sera ed apposta presumibilmente nella giornata di domenica prima o dopo la partita tra Montespaccato e Tivoli su un muro di cinta dell’impianto sportivo sottostante al “Don Pino Puglisi”, che definisce il sottoscritto “vile ebreo – racconta il presidente Monnnanni – Non è la prima volta che ricevo insulti a sfondo razziale: mi è già accaduto tra il 2011 e il 2012, quando ricoprivo il ruolo di direttore generale dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e in questa veste ero stato inserito dal sito neonazista “Stormfront” in una “black list” insieme ad alcuni giornalisti, al Presidente della Comunità ebraica di Roma e ad alcuni magistrati. Quella vicenda si è conclusa proprio pochi giorni fa con 24 condanne per incitamento all’odio razziale. Da parte mia posso assicurare che nessuna intimidazione fermerà l’impegno che dispiego da anni contro ogni forma di razzismo, antisemitismo, omofobia, discriminazione, come non si fermerà l’attività che l’Asilo Savoia, attraverso la Palestra della Legalità e la Polisportiva Montespaccato, svolge su territori di frontiera per riaffermare concretamente i valori della legalità. E’ urgente attivare forme di contrasto efficaci e capillari contro la diffusione del virus dell’odio razziale nel calcio dilettantistico, coinvolgendo in maniera proattiva le tantissime realtà sportive sane che svolgono quotidianamente funzioni educative e di crescita delle nostre giovani generazioni. Lo faremo presto per quanto ci sarà possibile. E invitiamo tutti a fare altrettanto”.

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