Fonte Nuova, il sindaco Presutti firma un’ordinanza durissima: “Tamponi a tutti gli operatori del Nomentana Hospital”

Il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti ha firmato un’ordinanza dove usa il pugno duro nei confronti del Nomentana Hospitale e della Asl, chiedendo garanzie rispetto alla gestione dei pazienti Covid. Vale la pena ricordare che 49 ne sono arrivati da Nerola e 18 si erano infettati all’interno della struttura, oltre a quattro dipendenti ora in sorveglianza domiciliare.

Il sindaco Presutti nell’ordinanza “prescrive, indifferibilmente e urgentemente, alla Casa di cura Nomentana Hospital e all’ASL RM 5, ognuno per quanto di competenza, la assunzione di tutte le misure necessarie volte a salvaguardare la salute pubblica e l’incolumità della cittadinanza in relazione alla Pandemia Covid-19 al fine di assicurare il rigoroso rispetto delle prescrizioni, tutte, disposte dalle autorità sanitarie e governative in materia, al contempo, miranti a garantire il valore primario ed insopprimibile della sicurezza di tutto il personale sanitario, e non”.

Una frase che può sembrare generica, ma poi il primo cittadino entra nel merito di cosa intende.

“A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, con effetto immediato, si dispone la estensione del tampone da Covid-19 a tutti gli operatori, sanitari e non, operanti nella struttura a qualsiasi titolo, da reiterare con cadenza settimanale stante la significativa affluenza dei malati da Coronavirus presso la medesima struttura, annoverata in questi giorni, come centro Covid-19 dalla Regione Lazio – si legge ancora nell’ordinanza – Più nel particolare, onde scongiurare la marcata diffusione della epidemia da Coronavirus nella Città di Fonte Nuova nonché nei Comuni limitrofi, si dispone per quanto possibile l’isolamento del comparto della Clinica destinato al trattamento del Covid-19 rispetto al resto della struttura. Ivi compresa la assunzione delle misure precauzionali volte ad evitare che il personale addetto alla cura dei malati da Coronavirus condivida spazi comuni, servizi et similia, con personale non addetto ovvero con i restanti operatori sanitari e/o amministrativi a qualunque titolo in sede operanti.

Ferma restando, altresì, la necessità di adottare tutte le massime cautele nel momento in cui detti operatori si allontanino dalla struttura. Ordina, quindi, la assunzione delle cautele di legge rispetto ai casi di positività del personale sanitario ivi operante, se del caso promuovendo e favorendo l’isolamento dei medesimi anche presso la stessa struttura sanitaria; garantendo, ancor più nel dettaglio, forme di prevenzione rispetto alla diffusione del virus Covid-19 per la tutela della salute pubblica anche in relazione agli accertati casi di positività del personale sanitario, sebbene asintomatico. Ordina, altresì, all’istituto in indirizzo la trasmissione costante, con cadenza giornaliera, di tutti i dati utili e necessari volti a monitorare il flusso in entrata ed in uscita dei malati da Sars-Cov-2, con divieto di accesso, tranne casi eccezionali e di comprovata necessità, dei terzi presso la medesima struttura (parenti, etc); in ogni caso, monitorando, con apposito screening, personale e non con costante verifica dalla temperatura corporea, e non solo”.

Ma non solo. Presutti vuole pure che gli accessi alla struttura siano separati.

“Disporre, inoltre – si legge ancora nell’ordinanza – canali di accesso e di percorrenza stradali separati per il raggiungimento del comparto della struttura destinato alla cura del Covid-19 avvalendosi ove necessario del supporto della Polizia Locale anche attraverso forme di controllo con varchi e verifiche degli accessi in loco”.

LEGGI L’ORINANZA

 

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