Nomentana Hospital, Grasselli e Righini: “Inoperatività del presidente Zingaretti e dell’assessorato alla sanità”

Il caso Nomentana Hospital e i suoi pazienti di Nerola, preoccupano sempre di più i residenti e i politici di Fonte Nuova e non solo. Micol Grasselli, consigliere comunale e della Città Metropolitana, è intervenuta insieme al consigliere regionale Giancarlo Righini.

“Come anticipato il 26 marzo da Fratelli d’Italia – spiegano – il Nomentana Hospital risulta ancor di più, alla luce degli ultimi avvenimenti, una struttura non idonea alla gestione dell’emergenza Covid-19. Successivamente alle molte polemiche dei giorni scorsi sono state fatte richieste formali alla regione Lazio, nelle figure del presidente Zingaretti e dell’assessore alla sanità D’Amato, esigendo risposte concrete circa la messa in sicurezza della struttura e la fornitura del materiale sanitario necessario alla salvaguardia del personale medico impegnato nel fronteggiare l’emergenza. Non avendo avuto alcun seguito, l’amministrazione comunale di Fonte Nuova, nella persona del sindaco ing. Piero Presutti, ha emesso un’ordinanza in cui obbliga la regione e la ASL di competenza Roma 5 ad eseguire controlli e tamponi a tappeto in tutta la struttura su pazienti, operatori sanitari e non, che collaborano all’interno esponendosi al rischio di contagio”.

“In aggiunta a tutto ciò – prosegue il commento – è arrivato anche il duro comunicato dei sindacati CGIL CISL E UIL, che hanno denunciato il totale abbandono del personale all’interno della struttura da parte delle autorità regionali, dichiarando di procedere per vie legali. In data odierna è arrivato infine anche il comunicato della struttura interessata. Il presidente Avv. Berloco ha dichiarato di essere in uno stato di totale emergenza ed ha accusato la regione e la ASL di non aver mantenuto le promesse e gli impegni presi nel momento del ricollocamento dei pazienti covid-positivi provenienti da Nerola, se non nella misura di poche decine di tamponi e due infermiere (per meno di una settimana di servizio prestato) a fronte dei 350 pazienti ricoverati. La struttura stessa ad oggi riconosce l’inidoneità e l’impossibilità di affrontare l’emergenza, chiedendo il trasferimento immediato dei pazienti ricoverati in altre strutture più idonee ed attrezzate. In un contesto come quello descritto una cosa è certa: l’inoperatività del presidente Zingaretti e dell’assessorato alla sanità, che persistono sulla discutibile strada intrapresa, ignorando le grida disperate di aiuto di chi è costretto a fronteggiare un’emergenza senza precedenti. Chiediamo nuovamente ai suddetti quindi di agire tempestivamente e porre rimedio alle mancanze finora dimostrate. Inoltre il mio appello va a tutti gli amministratori locali, che nei giorni scorsi hanno sferrato inutili attacchi contro l’amministrazione comunale, di concentrare le loro forze nel richiedere con la stessa veemenza risposte chiare e concrete a coloro che li rappresentano in regione Lazio”.

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