TIVOLI – Fondi per l’emergenza, Pannunzi replica al sindaco Proietti

Da Simone Pannunzi, Presidente dell’associazione “Sarà Bellissima” riceviamo e pubblichiamo una nota di risposta al sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti: Sindaco non parliamo perché non sappiamo, ma parliamo in base alle determine che scrivete.  Se fosse stata una scelta voluta avreste preso per buoni i requisiti della 138 regionale, escludendo i beneficiari di altri sostegno al reddito(o in soli casi eccezionali ndr)

“Prendiamo atto della risposta del Sindaco sulle nostre perplessità sulla gestione dei fondi destinati all’emergenza alimentare, ma nel nostro piccolo, avevamo proprio sollevato l’incompatibilità dell’avviso Comunale con quello della determina Regionale.
Proprio, nella determinazione dirigenziale Comunale N° 588 del 03/04/2020 viene scritto in calce:
“Tenuto conto, altresí, che è demandato all’ Ufficio dei Servizi Sociali di ciascun Comune la competenza in merito all’individuazione della platea dei beneficiari ed il relativo contributo, tra i “nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno dando priorità a quelli non già assegnatari di sostegno pubblico (RdC, REI, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale)”;”
Tale frase va in contrasto proprio con i requisiti dei destinatari che la Determina Regionale indicava specificamente. In particolar modo la Determina regionale scrive al punto D testuali parole:
“d) non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici (es. reddito di cittadinanza etc.). Solo in casi eccezionali è possibile procedere al contributo, previa certificazione dei servizi sociali competenti.”
Quindi, in sostanza,la determina comunale ha un “piccolo” errore proprio perché interpretandola cosa ci dice? Ci dice praticamente che i fondi, regionali e statali, verranno destinati ANCHE a chi ha altre forme di sostegno al reddito e NON IN CASI ECCEZIONALI come specificava la legge regionale, ma proprio nel merito della priorità, Ovvero, facendo un esempio pratico, ho 1500 richieste mi bastano i fondi, li do anche a chi per esempio percepisce il reddito di cittadinanza, il che significa che se domani dovesse arrivare una richiesta d’aiuto da parte di una famiglia in difficoltà che non percepisce nessun altro sostegno al reddito, il Comune o dovrà farsi carico con ulteriori fondi oppure abbandonare la famiglia a se stessa.
Proprio entrando nel merito della vostra risposta, in cui fate riferimento alla condivisione con maggioranza e minoranza dei criteri, voglio spendere due parole. La minoranza a cui fa riferimento, in particolar modo un esponente di minoranza della Lega in un suo post commentava a una mia specifica domanda d’incompatibilità dei criteri della determina comunale con quella Regionale su i requisiti per accedere ai fondi, che per i fondi regionali sarebbe stata fatta, ovviamente proprio per incompatibilità, un’ulteriore determina.
Quando affermate con queste parole chi parla di errore non sa che si tratta di una scelta voluta, sinceramente caro Sindaco questa frase se la poteva anche risparmiare visto che abbiamo più volte evidenziato l’errore che ci preme sottolineare.
Detto ciò non ci interessano i discorsi minoranza e maggioranza, in quanto associazione siamo una voce libera ed apartitica e continueremo a lavorare, a proporre e a collaborare per la trasparenza, la dignità e senso civico.
È una nostra priorità difendere ed aiutare i cittadini che oggi non hanno nessun sostegno dalle istituzioni.
Ribadiamo ancora una volta, che quei buoni spesa devono arrivare a persone che ne hanno realmente bisogno e che non hanno già altri sostegni al reddito, tra cui reddito di cittadinanza naspi etc. etc”.

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