Scuole calcio, la voglia di tornare in campo supererà la paura del virus

Il pensiero comune di addetti ai lavori, genitori e ragazzi: “Senza calcio i bambini non sanno stare, fosse per loro tornerebbero subito”

di Valerio De Benedetti

SCUOLE CALCIO – La voglia di correre dietro un pallone inseguendo un sogno, non morirà mai. E a dirlo non sono i nostalgici del calcio, bensì i bambini dei settori giovanili del Nord-Est, che in questi mesi si sono tenuti compagnia a suon di palleggi, esercizi, partitelle nei propri giardini domestici. Qui non si tratta di vincere qualcosa, non ci sono i grandi interessi economici delle massime serie. Qui vige la legge più importante e pura, quella della passione incontrastata. “Ce la faremo”, è il messaggio univoco dei bambini, i primi ad essere fermati, probabilmente gli ultimi a ricominciare. Ci si adopera e si lavora per questo, si pensa a finanziamenti statali per aiutare le famiglie, alla sanificazione degli ambienti e alla messa in sicurezza dei locali per garantire le giuste condizioni. La paura di ricominciare a fare le cose più semplici è tanta, così come la preoccupazione delle famiglie, ma il pensiero comune lo dettano i bambini: “Mamma, papà, quando torneremo ad allenarci e a giocare?”. Per questo abbiamo intervistato alcuni protagonisti del nostro territorio. Dai genitori ai presidenti delle società di calcio, passando per Emiliano Tofani, presidente della CSS Tivoli, il più grande settore giovanile della città. La passione non si può spegnere, la vita ripartirà, quel pallone tornerà a rotolare.

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